Una giunta di grande emergenza!
La catastrofica condizione economica e sociale della Calabria, costringerà il prossimo governo regionale ad assumere le vesti e le sembianze di un vero e proprio esecutivo di emergenza! Non nel senso di “tutti insieme appassionatamente”, magari in una giunta-macedonia, bensì nel senso di una gestione straordinaria e di vera emergenza.
Un’emergenza fatta di provvedimenti straordinari e coraggiosissimi, per fermare la caduta nel baratro della nostra Calabria!
Tutti gli indicatori lasciavano chiaramente capire, già 10 anni fa, che senza opportune e mirate misure finanziarie e sociali, la Calabria non ce l’avrebbe mai fatta! Le basi del tracollo risalgono ai governi Berlusconi-Bossi-Tremonti, con la totale cancellazione dall’agenda di governo della “questione meridionale”, in omaggio alla più importante e urgente… “questione settentrionale”!
Furono anni in cui il governo nazionale operò non solo dimenticando il Sud, ma addirittura penalizzando pesantemente gli interessi e le necessità dei meridionali! A ciò aggiungiamo la mediocrità dei governi regionali, soprattutto in Calabria, che fallirono tutti gli obiettivi, ad iniziare dall’utilizzo dei fondi comunitari e delle politiche di sviluppo. È giusto fare un’ eccezione per alcuni settori della giunta Loiero! Ma per il resto, nulla di nulla. Ora viene l’ultima chiamata per la Calabria! Chi andrà a governare non troverà la strada in discesa, anzi! E dovrà immediatamente adottare provvedimenti straordinari, al massimo entro i primi sei mesi, approfittando del fatto che il presidente del Consiglio Renzi, sembra voler puntare molto sulla Calabria, come dimostrano le diverse visite ufficiali fatte su questa terra (visite che andrebbero preparare meglio!) e quella che si annuncia per dicembre con l’assemblea nazionale del Pd che Renzi vuole tenere a dicembre a Reggio Calabria! Nel frattempo dovrebbe essere attiva l’annunciata “Cabina di regia” voluta da Renzi proprio per la Calabria.
Le previsioni dicono che vincerà Oliverio le regionali del prossimo 23 novembre. E la sua lunga esperienza sarà utilissima per affrontare al meglio la drammatica condizione della Calabria. Ovviamente molto dipenderà dalle prime scelte che egli farà, ad esempio per la nuova giunta regionale. Da qui capiremo meglio il profilo del nuovo governo regionale e la sua capacità di incidere realmente in una realtà ormai ridotta a macerie!
Intanto ci sarebbe, come primo atto di Consiglio, da cambiare la norma che impone al presidente la nomina di solo due esterni in giunta! Un errore grave.
Il presidente deve essere libero di comporre la giunta regionale come meglio crede, anche con tutte professionalità e competenze esterne! O, se ritiene di trovarle in consiglio, anche di tutti interni. Esattamente come avvenuto per vent’anni nelle province e come avviene ancora nei grandi comuni!
La gravità del momento richiede il ricorso alle migliori intelligenze a livello nazionale, soprattutto in alcuni settori chiave, dai quali dipenderà il futuro della nostra terra.
Bisogna poi sperare che dalle urne esca un più qualificato consiglio regionale. Ma viste alcune liste e alcune candidature, non si può essere ottimisti. Sarebbe già positivo non ripetere l’esperienza del consiglio regionale uscente, che ha prodotto poche leggi e tutte pessime, molte delle quali sono state impugnate dal governo e poi fatte a pezzi dalla Consulta!
La legge elettorale regionale calabrese è una porcheria vera e propria: rende debolissima la maggioranza che vince le elezioni, non garantisce in alcun modo la presenza femminile in consiglio, rende ricattabili il presidente e la sua giunta, non contiene nemmeno quel minimo indispensabile di innovazione nella gestione del consiglio e delle sue strutture.
La Calabria ora è veramente ad un bivio: da una parte si va verso il disastro, dall’altra verso una inversione di tendenza!