Non smettere mai di lottare per i propri ideali
Antonio Maiolino, vent’anni, studia giurisprudenza presso l’Università della Calabria.
Mi reputo un ragazzo socievole, estroverso e soprattutto innamorato; innamorato della mia terra, innamorato della Calabria. Proprio per questo motivo mi fa molto male quando, oggigiorno, qui da noi fa più scalpore un ragazzo che decide di rimanere piuttosto che prendere tutto e partire il più lontano possibile. Ecco, è proprio questo il mio obiettivo: restare per cambiare. Cercare di migliorare la nostra attuale situazione nonostante i mille ostacoli che questa maledetta terra ti pone davanti.
Purtroppo però non me la sento di condannare chi decide di andare via da qui. Di giovani validi e volenterosi ce ne sono molto qui da noi ma non vengono incentivati a mettersi in gioco anzi vengono considerati dai “grandi” non come una risorsa per il futuro bensì come una minaccia alla propria poltrona.
Io dico però di crederci; la nostra terra merita decisamente di più e tocca a noi far si che abbia la considerazione che merita, perché è facile arrendersi davanti alle difficoltà della vita e cercare una strada più semplice, ma è molto più gratificante poter un giorno dire di avercela fatta affrontando a viso aperto le mille insidie che, ahimè, la nostra terra ci riserva.
“Non si può scegliere il modo di morire. O il giorno. Si può soltanto decidere come vivere. Ora”. (John Baez)
Provare sempre ad ottenere ciò che si vuole e non smettere mai di lottare per i propri ideali. Il mio sogno è poter dire, sul letto di morte, di aver forse anche avuto mille rimorsi ma mai un sono rimpianto.
“Non è l’uomo a fare la scelta ma è la scelta a fare l’uomo”.
Sono le scelte che decidiamo di prendere che ci rendono gli uomini che siamo.
“Quel che ho voluto l’ho sempre ottenuto, c’è sempre il rimpianto Di non aver voluto qualcos’altro”
Riuscire ad ottenere ciò che vogliamo non deve farci sentire realizzati è soddisfatti a pieno bensì deve darci la giusta determinazione per cercare di ottenere sempre di più.
Le 4 “Leggi della Spiritualità” insegnate in India. Sono leggi, principi, valori. Per cui ogni cosa che è accade, ed è ciò che deve accadere, non c’è tempo psicologico, semplicemente la cruda realtà dei fatti.
Non dobbiamo lasciare che le delusioni prendano il sopravvento, alcune cose accadono semplicemente perché non poteva accadere nient’altro e persino il miglior combattente capisce quando è ora di smettere di lottare per qualcosa per la quale non vale più la pena farlo. Non c’è notte troppo scura da evitare al Sole di sorgere nuovamente.
Avere Ventanni ai tempi della grande crisi, dell’estremismo fondamentalista, dei ragazzi depressi che fanno una strage. Il tempo della paura e dell’incertezza.
Viviamo oggi in un periodo storico nel quale viene meno uni dei diritti fondamentali di ogni individuo quale la libertà. Si ha paura persino di fare le cose più normali quali uscire con gli amici o con la propria ragazza e cenare in un ristorante. È impensabile morire per un credo religioso o per la follia di un individuo. Oggi più che vai si rivive un secondo MedioEvo dove ogni valore viene messo in discussione. Citando una celebre frase di Martin Luther King:” Abbiamo imparato a volare come gli uccelli, a nuotare come i pesci, ma non abbiamo imparato l’arte di vivere come fratelli”.
Avere ventanni in Calabria, questa Calabria. Terra bellissima, ma forse amara!
Avere vent’anni qui in Calabria vuol dire essere consapevoli di dover rimboccarsi le maniche e sudare per poter realizzare i propri sogni poiché qui, più che in ogni altra parte, non ti regala nulla nessuno. Vuol dire reputare più facile cercare fortuna altrove perché ovunque è tutto più facile, ovunque la crescita è molto più incentivata. Avere vent’anni in Calabria, vuol dire avere il coraggio di restare e lottare affinché questa maledetta terra diventi un posto migliore.