Olio su tela, il capolavoro di Mina
Come la Gioconda di Leonardo, misteriosa e irrangiungibile, Mina si presenta al suo pubblico con un autoritratto ironico e sensuale, un ‘Olio‘ su tela che è il capolavoro di una incredibile carriera. Unico caso al mondo: un’artista con alle spalle 40 anni di attività esce con un nuovo disco e fa saltare i botteghini. Gli altri piazzano compilation di vecchi successi per sopravvivere, lei incanta sempre con canzoni nuove e riusciti tentativi di innovazione nel rispetto della tradizione.
Sulla copertina del disco Mina diventa la Gioconda di Leonardo, così come in ‘Ti conosco mascherina’ sembrava ritratta da Picasso e in ‘Caterpillar’ si lasciava disegnare, giunonica e felice, dal magico Botero. Negli ultimi 20 anni, Mina si è presentata ogni volta con un volto diverso: provocatorio, felice, ironico, beffardo. Mai banale. Forse il tentativo di regalare al suo pubblico ogni volta un pezzettino di se stessa, della sua presenza.
Con ‘Olio’, Mina osa sfidare i tempi e le mode facendosi ritrarre come novella Gioconda, presentandoci un viso bellissimo, un sorriso imperscrutabile, in una forma invidiabile che sembra non conoscere i limiti del tempo che fugge. Ma la vera sfida è la sua voce. Anche in ‘Olio’ Mina sa emozionare il suo pubblico, presentandosi mai uguale a se stessa pur non rinnegando assolutamente nulla della sua storia e della sua magia. Dieci brani inediti che vengono fuori dopo il clamorso successo di Mina-Celentano (1.300.000 copie vendute finora!).
Nei dieci brani superbamente arrangiati dall’ottimo Massimiliano Pani, Mina canta l’amore, ma come solo lei sa fare. Basti ascoltare ‘Dint’ ‘o viento’, in perfetto napoletano, un piccolo capolavoro; oppure ‘Grande Amore’ di Giulia Fasolino che ha scritto anche ‘Io voglio solo te’: Mina guarda molto a questa autrice che le ha finora regalato alcuni pezzi straordinari; in ‘Canto largo’ Mina riscopre la sua passione, il jazz, e ne viene fuori un brano imprevedibile e sublime (autori Cerri e Pani).
E veniamo alla vera sorpresa di ‘Olio’, il duetto con Piero Pelù dei Litfiba. Il pezzo ‘Stay with me’ si apre con una dolcissima e straziante Mina seguita dalla voce da orco di Piero Pelù, un vero ‘Diablo’ che provoca e sconvolge. Pelù ha detto di essere rimasto piacevolmente sorpreso ‘dalla semplicità e della grandezza di Mina’ e dal fatto che sembra ‘una ragazza di 25 anni’! Nel pezzo che cantano insieme c’è la voglia di Mina di trasgredire e sorprendere, almeno un pò, in ogni suo disco. Come sapeva fare quando aveva davvero 25 anni.
Da segnalare ancora ‘E mi manchi’ per chi non avesse ancora capito che la voce di Mina è una vera e propria orchesta. Punto e basta.
Un album molto bello, forse un capolavoro olio su tela, al quale manca soltanto la firma di Leonardo. Funk, jazz, rock, pop e un buona dose di classico si alternano e si confondono nei dieci brani che non danno spazio ai dubbi e alle perplessità. Perchè Mina ogni volta lascia il segno, graffiando senza far male, provocando con dolcezza e beffandosi puntualmente del tempo che sembra non sfiorarla nemmeno. Lei ha fatto un patto con il diavolo: ha chiesto una voce immensa e gli ha donato l’anima. Ma lei – ha confidato- non manterrà la promessa: ha avuto una grande voce e si è tenuta la sua anima. E’ l’unico esempio nella storia del mondo di come si può beffare il demonio!
La sua grandezza è in quella sua voce che non ha confini, nel suo intuito straordinario, nella sua voglia di ridere e giocare, nella sua perenne assenza che è divenuta la più straordinaria prova della sua presenza.
Se qualcuno avesse dei dubbi, ascolti ‘Olio’: scoprirà la magia di una voce vellutata che sa farci soffrire e gioire, restituendoci per un pò le emozioni dei nostri 18 anni. Anche questo è un miracolo di Mina: aver fermato il tempo. Per lei e anche per noi che l’ascoltiamo. Grazie Mina
Franco Laratta