No alla depenalizzazione del reato di usura bancaria. Il Caso De Masi, coraggioso imprenditore calabrese
Vi sono tentativi in atto finalizzati alla depenalizzazione del reato di usura bancaria.
Ciò sarebbe molto grave. Permettere la depenalizzazione di questo reato non contribuirà certamente a mettere in chiaro il ruolo e la funzione delle banche , soprattutto ora che nel Sud Italia saranno disponibili ingenti finanziamenti eupei destinati al sistema produttivo meridionaleì. Alla sola Calabria saranno destinati oltre 100 mld di euro.
Occorre inoltre tenere presente il ruolo spregiudicato di alcuni istituti di credito che nel recente passato hanno provocato gravi danni ad imprese sane e di conseguenza all’intero sistema di sviluppo.
Vorrei inoltre ricordare la drammatica vicenda dell’imprenditore calabrese Antonino De Masi che ha sempre combattuto contro i soprusi e la criminalità, riuscendo con sacrifici immani e grazie alle Istituzioni a non morire di mafia. De Masi sta portando avanti, da oltre 5 anni, una dura battaglia avendo denunciato il comportamento del sistema bancario che al sud faceva pagare il denaro con tassi dal 25 al 35 %, condizioni che di fatto hanno reso vane tutte le ingenti somme europee e nazionali destinate alle aree in ritardo di sviluppo (obiettivo 1)
L’imprenditore si è trovato a combattere da solo, nonostante sia riuscito a dimostrare le sue ragioni sia davanti ai tribunali civili ( i quali gli hanno riconosciuto lo storno delle somme indebitamente pagate al sistema bancario) sia nei procedimenti penali in corso, con la presenza di un incidente probatorio davanti al GUP affidato ad un funzionario di Banca dItalia che ha confermato lavvenuta applicazione di tassi usurai sui conti analizzati.
Ad oggi siamo di fronte ad un processo che è quasi giunto alla fine e che vede imputati per il reato di usura i vertici di alcuni tra i maggiori istituti di credito nazionali.
La vicenda del coraggioso imprenditore calabrese deve essere ricordata da tutti, soprattutto da coloro che pensano di eliminare il reato di usura bancaria”