Ma è davvero tutto mafia?
Si sentono dire della Calabria le cose peggiori. Terra di mafia, di arretratezza culturale, di corruzione. Dove regna l’inciviltà, manca del tutto il senso dello Stato, il marciume regna sovrano. E poi ovviamente i grandi notisti che si stracciano le vesti per le processioni (tutte, ma proprio tutte) che fanno inchini a destra e manca, mentre la Salerno- Reggio Calabria viene raccontata ancora oggi come una strada infernale!
Siamo spesso gli stessi calabresi, in casa e fuori casa, ad alimentare queste voci, a confermarle e a dar loro credito.
Eppure c’è qualcosa che non torna. Qualche mese fa, lungo un muro che dà su una strada di Reggio Emilia, è apparsa una scritta: Io sono calabrese. Tu no! Si tratta di qualcosa in più di una semplice ‘rivendicazione’ delle proprie radici. C’è anche orgoglio, dignità! Essere calabrese non viene più vissuto con un certo imbarazzo: stanno scattando altri meccanismi.
In modo particolare grazie ai new-media e ai social più conosciuti, viene fuori un sentimento nuovo verso la Calabria e sull’orgoglio calabrese. Sentimenti che spesso sfuggono alla grande stampa nazionale, che vive da un ventennio almeno, adagiata sui luoghi comuni della peggiore Calabria: terra maledetta e senza scampo.
Infatti nessuna delle notizie positive, o particolarmente interessanti, che toccano la Calabria, passa dalle pagine della grande stampa italiana.
Faccio alcuni esempi: per l’ Academic Ranking of World Universities, l’Università della Calabria è tra le migliori al mondo nel campo della Matematica. La classifica è stata stilata dall’Università Jiao Tong di Shanghai. In particolare, la Matematica dell’Unical risulta tra le prime in Europa. Gli atenei più premiati sono quelli americani.
E non solo: il prof. Giuseppe Marino, calabrese di Longobucco, risulta una delle migliori menti matematiche del mondo! Marino è stato inserito dallIstituto di ricerca Thomson Reuters nel report The worlds most influential scientific minds 2014?, in cui vengono catalogati i migliori scienziati al mondo.
E poi c’è il prof. Ivan Rivalta, 35 anni, di Catanzaro, che risulta essere uno dei migliori chimici al mondo. E’ un ricercatore di Chimica Teorica alla Cnrs Normale Superiore di Lione, che si è laureato all’ Unical. Mentre il Papa è stato in Corea, quasi nessuno ha trovato lo spazio per dire che a Seul aprirà una nuova caffetteria di un’affermato Caffè calabrese. Mentre ce ne sono 10 già aperte in tutta la Corea.
Francesco Foglia, studente Unical, giovanissimo giornalista pubblicista, originario di San Giovanni in Fiore (Cosenza), ha vinto un contest lanciato dal Parlamento Europeo sulla revisione del portale europeo dei giovani, partecipando ad un public hearing sempre a Bruxelles davanti ad una platea qualificata. Subito dopo è stato invitato a prendere parte al lancio della settimana celebrativa del mercato unico europeo, alla presenza dei più alti rappresentanti istituzionali dellUnione Europea.
Proprio in questa settimana la Calabria si è arricchita di una nuova eccellenza nel campo agro-alimentare. E’ il “Torrone di Bagnara” che ottiene il prezioso riconoscimento DOP-IPG in ambito comunitario. Sono pochi i prodotti che in ambito europeo riescono ad ottenere questo riconoscimento. La Calabria ne ha totalizzato finora ben 13, segno di come i nostri prodotti siano notevolmente migliorati in termini di qualità e genuinità. Ma della nostra cucina e dei nostri prodotti agro-alimentari non troverete un rigo sulla grande informazione. Un’eccezione è quella di Carlo Petrini che su Repubblica del 10 luglio 2013, parlando di uno piccolo e splendido borgo calabrese, Belmonte, scrive: sorprende il ‘gammune’, un salume ‘Presidio Slow Food’ di una qualità tale da non aver nulla da invidiare ai culatelli migliori emiliani o a certi prosciutti spagnoli. È una tradizione produttiva locale dallOttocento, il suo nome deriva forse dallo spagnolo jamon o anche da gamma, nome dialettale per gamba. Giusto onore per una volta, una sola, alla migliore Calabria nel settore alimentare.
Ma non troverete da nessuna parte che secondo Il Gambero Rosso, la pizza al taglio migliore dItalia si mangia in Calabria, esattamente ad Acri, nel cosentino. Così come solo nelle riviste specializzate, destinate agli addetti ai lavori, leggerete i risultati di uno studio finanziato con fondi europei, secondo il quale in un’area dell’ Altopiano della Sila è stata rilevata laria più pulita dEuropa, addirittura più sana di quella del Polo Nord. E che tra i posti più belli d’Italia ci sono L’Arco Magno a confine tra Praja a Mare e San Nicola Arcella (Cs), che sembra un angolo di paradiso, così come il Castello ‘nell’acqua’ della splendida località crotonese Le Castella, o anche la chiesa sulla rupe di Tropea, e decine di altri luoghi di una Calabria immensamente bella, descritta come un paradiso solo da Leonida Repaci.
Certo, non siamo messi proprio bene se la spazzatura ha invaso le nostre strade, gli ospedali sono da terzo mondo, non si riesce nemmeno a impegnare e spendere le risorse europee, che sono tante e che da troppi anni rimandiamo al mittente.
Del resto, una dannata spiegazione deve pur esserci ai nostri fallimenti.
Ma questa terra, che ha dato al Paese ministri e leader politici del calibro di Giacomo Mancini, Riccardo Misasi, Fausto Gullo, Mario Casalinuovo, Francesco Principe, Italo Falcomatà e diversi altri, come diavolo ha finito per essere governata da gente come Scopelliti e Domenico Tallini? Passando da una lunga serie di mezze figure elevate alla dignità di politici e amministratori pubblici! Con chi ce la prendiamo per tutto questo?