L’incredibile mondo di Angelo Franco
Il pittore calabrese fra l’inedito surrealismo e il disagio sociale.
Angelo Franco, giovane artista calabrese di Cinquefrondi (RC), dipinge tutto un suo mondo fatto di irreale, utilizzando un stile del tutto personale, indagando il disagio, le contraddizioni della società, i luoghi e le dimensioni della mente che a prima vista appaiono smisurati.
Ma poi è così bravo da far apparire reale l’irreale, come a voler dimostrare che nulla e anomalo e tutto è possibile. Per questo, nel suo mondi ogni assurdità svanisce e ogni contraddizione sociale si affievolisce. Perché l’arte -sembra voler dimostrare Angelo- tutto regola, tutte consente, tutto accetta.
Il suo è uno stile fuori da ogni schema. I suoi dipinti sembrano volare, in un contrasto di segni, di luce e di colori. Con l’obiettivo non dichiarato di indurre l’osservatore a fermarsi, a pensare e a scavare nel profondo delle sue incertezze.
Ed ecco che nell’ olio su tela dal titolo ‘Senza paura’, un uomo di colore tende la mano e ci porta in un mondo senza certezze. Infatti, se chi guarda si blocca un attimo, vede che il riflesso nello specchio è una donna. Ed è bianca. Un forte invito a riflettere, contro ogni forma di diseguaglianza.
In ‘Essere padre’ viene dipinto un uomo accovacciato su un muretto. Ma ancora una volta bisogna guardare nei particolari per notare che l’uomo accoglie nei palmi delle mani due neonati. L’uomo è un papà senza alcun vestito addosso, che non ha nulla, ma dona col suo lavoro quotidiano, un futuro ai figli.
In ‘Il tempo non dimentica’ un uomo supera il filo spinato per raccogliere una clessidra rotta. Cosa rimane del suo tempo? Come potrà mai recuperarlo? Quel lembo di tuta carceraria, il marchio indelebile sul suo braccio e quella sabbia sprecata sul terreno ci dicono che il suo tempo non tornerà mai più e la sua memoria non potrà nemmeno cancellarlo.
Ogni suo dipinto una storia, ogni storia un sogno, una speranza, una ricerca del futuro, un segno del passato. Angelo ha amato l’arte sin da bambino, innamorato della musica e del teatro. E già a 22 anni si dedica con passione alla pittura, per la quale dimostra un talento innato, molto vasto e profondo. Da autodidatta non segue nessuna scuola, nessun pensiero, se non la sua passione, il suo istinto, cominciando un viaggio nel mondo dell’arte, che lo porta a spaziare in alto e nel profondo di ogni cosa, di ogni uomo.
Ama scrutare ogni aspetto, anche il più nascosto e minimo, ragionando su ogni piccola cosa, come se volesse gridare di non essere mai superficiali, di non giudicare senza sapere, di non condannare senza aver prima scoperto le radici dell’innocenza.
Con il tempo si forma in lui una forma di surrealismo inedito e contemporaneo.
Alcune delle sue tele vengono incluse in una collana edita da Pagine s.r.l. intitolata “Arte e artisti contemporanei” (2016) a cura di Francesca Folino Gallo.
Nel biennio 2019-2020 ottiene diversi premi e riconoscimenti.
Vincitore del secondo posto pittura all’Arte Prize di San Miniato (PI).
Finalista al Mediterranean Contemporary Art Prize, Castello di Lagopesole.
Vincitore del premio speciale Franco Azzinari al concorso Metropolis – Biennale della Sibaritide (CS).
Menzione speciale della casa editrice al concorso Calendario Gutenberg 2020 – Palazzo Venezia (NA).
Premio Internazionale Città di New York con l’opera “Labirinto di mare”.
Finalista alla Biennale Dei Normanni (Monreale – PA).
Conquista il sesto posto al Primo premio Internazionale d’arte di Torino.
Finalista alla Biennale di Arte di Montecarlo.
Attualmente vive e lavora a Torino