Le sette proposte del PD per aiutare il Paese ad uscire dalla crisi
Il Pd propone una manovra anticiclica per 16 miliardi di euro, circa un punto di Pil,che si articola intorno a sette obiettivi principali:
1. Sistema universale di ammortizzatori sociali essenziale strumento diprotezione sociale e di tutela della vita stessa delle piccole imprese.Il Pd propone alcune misure immediate e in prospettiva la realizzazione di unorganica riforma degli ammortizzatori sociali di tipo europeo.
Nell’immediato:
- l’introduzione di una misura temporanea di sostegno al reddito dei precari e degli altri lavoratori che perdono il lavoro e sono sprovvisti di copertura assicurativa, da associare ad attività di formazione e programmi di reinserimento lavorativo;
- l’innalzamento della copertura Cassa integrazione ordinaria e straordinaria (CIG e CIGS) per proteggere dalle crisi, insieme ai lavoratori, anche le piccole imprese, che solo così possono sopravvivere e non creare ulteriore disoccupazione;
- la sospensione del pagamento delle rate del mutuo contratto per lacquisto dellabitazione di residenza per i lavoratori che perdono il posto di lavoro.
In prospettiva, va realizzata una organica riforma del sistema degli ammortizzatori sociali in modo da arrivare allistituzione di un sussidio unico di disoccupazione, di cui possa beneficiare chiunque perde il proprio posto di lavoro, inclusi i precari, a prescindere quindi dal tipo di contratto, dal settore e dalla dimensione dellimpresa nella quale veniva svolta lattività lavorativa, con lunica condizione dellimpegno alla riqualificazione e ad accettare offerte di lavoro.
2. Aumento del potere dacquisto delle famiglie con una riduzione della pressione fiscale sui redditi medio-bassi.Aumento delle detrazioni sui redditi da lavoro dipendente, autonomo e da pensione,a partire dai redditi e dalle pensioni più basse, per dare, attraverso questa via, alla fine della legislatura,100 euro in più al mese per i redditi fino a 30.000 euro lanno. L’intervento, alternativo al bonus famiglia e alla social card, viene erogato anche aicontribuenti incapienti attraverso trasferimenti.
3. Promozione di nuova occupazione femminile: meno costi per l’impresa che assume una donna; meno tasse sul reddito da lavoro delle donne; sostegno allimprenditoria femminile, anche attraverso il microcredito; accompagnamento degli interventi fiscali con politiche di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro e con il potenziamento di servizi di cura per la famiglia (asili nido, assistenza anziani non autosufficienti, ecc).
4. Green economy per rilanciare la nostra economia rendendola più competitiva, per attivare fra nuovi lavori e riqualificazione (o almeno salvataggio) di quelli esistenti,un milione di posti di lavoro nei prossimi cinque annie rispettare gli impegni presi a livello europeo.
Il Pd propone una serie di interventi, tra i quali un piano di riqualificazione degli edifici pubblici; rendere permanenti le agevolazioni fiscali del 55% per gli interventi di efficienza energetica delle abitazioni e degli edifici privati, costruzione di 100.000nuovi alloggi, tra edilizia pubblica e canone agevolato, a bassissimo consumo energetico; incentivi per la rottamazione delle auto vincolati allacquisto di auto a basse emissioni e bassi consumi e sostegno alla ricerca e allinnovazione dellindustria automobilistica per le auto ecologiche del futuro; favorire investimenti pubblici per il rinnovo del parco mezzi con acquisto di autobus a metano e avviare un piano di 1.000 treni per i pendolari, con 300 milioni di euro allanno per cinque anni; ecoincentivi per lacquisto di elettrodomestici a basso consumo; raddoppiare nei prossimi dieci anni lenergia prodotta dalle fonti rinnovabili e favorire losviluppo di una industria nazionale del settore, rafforzando Industria 2015 e promuovendo nuove imprese che producano impianti, tecnologie, pannelli solari, nuovi materiali per ledilizia; semplificare e dare certezza alle regole, ad esempio, nelle procedure di autorizzazione e nei regolamenti edilizi dei comuni; promuovere una politica agricola organica e favorire le imprese e le economie che puntano sul turismo di qualità, sui prodotti agricoli legati al territorio, alla manifattura italiana; incentivare il riciclo dei rifiuti e lindustria ad esso collegata: un incremento del 15% in dieci anni rispetto ai livelli attuali rappresenterebbe il 18% dellobiettivo nazionale di riduzione delle emissioni di CO2 e significherebbe far scendere i consumi energetici di 5 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio.
5. Aumento degli investimenti pubblici in infrastrutture con priorità alle opereimmediatamente cantierabili dei Comuni, a questo scopo parzialmente liberati dalvincolo del Patto di Stabilità Interno; si potrebbe così far partire entro il mese di giugno un programma di piccole e medie opere immediatamente cantierabili, ora bloccate dalla legge 133/2008, e avviare in tempi contenuti un piano straordinario di riqualificazione degli edifici pubblici, scuole soprattutto, per migliorare lefficienza energetica e la messa in sicurezza.
Vanno inoltreripristinate le risorse sottratte agli investimenti nel Mezzogiorno,inparticolare al Fondo per le Aree Sottoutilizzate.
6. Sostegno alle imprese sia rafforzando Confidi, sia garantendo il regolare e tempestivo pagamento delle pubbliche amministrazioni, sia ripristinando l’automatismo dei crediti d’imposta per la ricerca, gli investimenti, le ristrutturazioni; in particolare il Pd propone di accelerareil pagamento dei debiti delle pubbliche amministrazioni verso le imprese fino a 250 dipendentiattraverso il ricorso, nei limiti di 3 miliardi di euro per il 2009, alle risorse della gestione separata della Cassa Depositi e Prestiti; dipotenziare le contro-garanzie per i Confidi –fino a triplicarne l’attuale capacità – di tutte le categorie del lavoro autonomo e delle piccole imprese, anche attraverso lintervento della SACE; didare attuazione alle misure previste nei decreti per la stabilità del sistema creditizio e la continuità nell’erogazione del credito alle imprese ed alle famiglieapprovati allinizio di ottobre 2008, ma rimasti inapplicati per lassenza a tuttoggi dei regolamenti attuativi, in particolare per la garanzia della raccolta bancaria a medio termine e a garanzia del rischio di credito.
Il Pd propone inoltre una serie diinterventi fiscali per il lavoro autonomo e le imprese. Tra questi, il potenziamento del forfettone fiscale: per lavoratori autonomi, piccoli imprenditori e professionisti innalzamento del limite di fatturato a 70.000 euro l’anno e del limite di spesa per la disponibilità di beni strumentali a 45.000 euro nel triennio (circa 2 milioni di soggetti potenzialmente interessati, per i quali si elimina l’Iva, l’Irpef, l’Irap e gli studi di settore e si applica un’imposta sostitutiva complessiva del 20%); la riduzione della ritenuta d’acconto applicata sui ricavi dei professionisti (dal 20 al 10%) per evitare ricorrenti crediti fiscali, soprattutto per i professionisti più giovani; per il biennio 2009-2010; lintroduzione di un moltiplicatore pari a 2 per la deducibilità degli oneri finanziari derivanti dagli investimenti produttivi effettuati nel biennio 2007-2008, aggiuntivi rispetto allamedia del triennio precedente; l’azzeramento per il biennio 2009-2010 dell’impostasostitutiva sul reddito, attualmente prevista al 27,5%, per le ditte individuali e societàdi persone in contabilità ordinaria per la parte di reddito re-investita in azienda; lasospensione del tetto alla deducibilità degli interessi passivi per il biennio 2009-2010per i soggetti Ires.
7. Difesa e valorizzazione del made in Italy, con la ricerca e con linnovazione ma anche tutelando marchi e denominazioni e contrastando il dumping sociale e lo sfruttamento del lavoro minorile.
Alla manovra anticiclica, con misure di immediato sostegno alleconomia, devono essere uniteriforme strutturali che accrescano il PIL potenzialee dunque riforme per la regolazione concorrenziale dei mercati (dalle banche alle assicurazioni, dalle professioni ai servizi pubblici locali, fino all’energia), in modo da mettere il paese in condizione di correre, quando la crisi internazionale sarà superata.
Insieme a queste, va tutelato come bene assoluto il merito di credito del paese e quindi lastabilità finanziaria. La riduzione della spesa corrente, attraverso una spending review sulla quale fondare una sistematica operazione di benchmark che faccia emergere le migliori pratiche in modo che verso esse convergano tutti i segmenti della pubblica amministrazione; il controllo delle entrate attraverso una intelligente lotta allevasione fiscale; la valorizzazione dell’ingente patrimonio pubblico, per ottenere che si trasformi da fonte di costo a fonte di reddito sono essenziali per garantire la stabilità di medio periodo della finanza pubblica.
Già nel 2009, il costo delle misure anticicliche proposte è coperto, per la metà,da maggiori entrate legate allinnalzamento del Pil, dal riavvio delle politiche antievasione, dallassorbimento nellambito dellintervento generalizzato delle risorse dedicate al bonus famiglia e alla social card, dai primi risparmi dovuti allattivazione delle centrale unica per gli acquisti. Possibili risparmi in conto interessi, da valutare in sede di assestamento del Bilancio dello Stato a Luglio 2009, dovrebbero essere utilizzati per migliorare la copertura.Lindebitamento ed il debito aggiuntivo previsto per il 2009 viene più che compensato nel corso del 2010 e 2011,grazie al venir meno degli effetti delle misure di carattere temporaneo, al recupero di risorse dall’evasione, al risparmio di spesa e, soprattutto, alla maggiore crescita conseguente alle riforme strutturali proposte.