Le condizioni di caos e profondo degrado della sanità calabrese
La devastante analisi Di Antonio Cantisani su Calabria ora di ieri, fotografa le condizioni di caos e profondo degrado in cui viaggia il pianeta sanità in Calabria. Noi abbiamo un problema grande quanto una montagna, molto diffuso in Italia, e soprattutto nel mezzogiorno. Si tratta dell’inquinamento della peggiore politica nella gestione degli affari della sanità. La cattiva politica mette mano negli ospedali, nelle cliniche, nei concorsi, soprattutto pretende la nomina dei direttori generali e manager che siano uomini e donne di sua fiducia. Nell’attuale gestione del centrodestra in Calabria, la l’inquinamento della cattiva politica nella sanità ha toccato punti di Di vero e proprio allarme. Mai come ora le Asp sono in una condizione di profondissimo caos. Fuori controllo i conti. Alcune asp con i bilanci bocciati dalla regione. Nessun obiettivo raggiunto. I piani aziendali i confusione e Profonda contraddizione. La gestione delle aziende sanitarie calabresi fa venire i brividi!. Ma su questo è tutta la politica calabrese che si deve interrogare. Io ritorno sulla mia proposta di qualche anno fa, fatta durante di tre mesi in cui sono stato consigliere regionale, nel 2010. La mia proposta di legge prevedeva che tutta la gestione della sanità calabrese venisse affidata ad una authorithy indipendente ed autonoma. Alla quale affidare la gestione del piano sanitario regionale, la nomina dei manager, la gestione dei concorsi, la realizzazione di una sanità più efficiente, moderna, che elimini tutti gli sprechi, che garantisca i livelli essenziali di assistenza. Questo significava, e significa ancora; fuori la politica, l’influenza dei politici, dalla sanità, dalla gestione del piano sanitario. Una cosa semplice, ma che è una rivoluzione in una terra come la nostra dove con la sanità si fanno affari, si fanno voti, si fanno clientele, si mettono in campo e si tutelano interessi molto spesso in inconfessabili!! .
Nella mia proposta, L’Autority o Agenzia è retta da un Direttore generale, prescelto attraverso concorso pubblico per titoli ed esami. La Commissione di Valutazione è composta da un Prefetto nominato al Ministero degli Interni, che assume le funzioni di Presidente della Commissione; da un Magistrato della Corte dei Conti Regionale, estratto a sorte tra i Magistrati con più di dieci anni di carriera; dal Presidente della Corte di Appello di Catanzaro.
Il Direttore generale è scelto tra esperti di riconosciuta competenza in materia di programmazione, organizzazione e gestione dei servizi sanitari in possesso di un diploma di laurea e con esperienza dirigenziale acquisita per almeno 15 anni nei ruoli di dirigente superiore dellAmministrazione Statale ai sensi del D.P.R. 30 giugno 1972 n. 748; il rapporto di impiego e’ regolato da contratto di diritto privato di durata quinquennale, non rinnovabile.
Il Direttore generale organizza la struttura interna dell’Agenzia articolandola in strutture operative e servizi di supporto alla direzione. Il Direttore generale può articolare le strutture operative e i servizi di supporto in uffici. Le strutture operative sono individuate con riferimento alle seguenti aree:
a) osservazione epidemiologica, prevenzione e sanità pubblica, controllo sulla qualità;
b) programmazione attuativa, monitoraggio e controllo dei livelli di assistenza;
c) verifica e controllo dei bilanci delle Agenzie provinciali e controllo di gestione;
d) supporto tecnico gestionale alle Aziende Sanitarie provinciali e politica degli investimenti. I servizi di supporto svolgono le attività inerenti al sistema informativo, alle risorse umane ed alla formazione, nonchè’ al controllo di gestione interna e all’amministrazione dell’Agenzia.