Laratta sul Pd: la base va coinvolta di più

L’eredità a Palazzo dei Bruzi è molto pesante, Perugini saprà imporre il cambiamento, ma non sarà facile

Inoltre, secondo il parlamentare dell’ Ulivo, i tempi devono maturare meglio e bisogna aiutare tutti a capire la nascita di un nuovo partito

Leader del gruppo di Franceschini in Calabria, Franco Laratta rappresenta una componente molto forte nella Margherita regionale. Hanno lasciato il segno, quale settimana fa, le sue dimissioni da vicesegretario regionale del partito perché contrario al suo modo in cui si è chiusa la crisi regionale con la nascita della terza giunta Loiero. In questi giorni compatibilmente con gli impegni a Montecitorio, il parlamentare della Margherita sta “battendo” con particolare impegno il territorio per via dei congressi locali preparatori di quello provinciale, nella seconda decade di questo mese, su un tema d’obbligo: “Verso il Partito Democratico”. e sul futuro partito democratico Laratta ha parecchio da dire e proporre.

– Intanto, si farà? E quando? E che partito sarà?
Si farà, perché è necessario alla politica italiana. Perché il Paese ha bisogno di un grande partito moderno, europeo, democratico, I tempi però devono maturare meglio, dobbiamo coinvolgere di più la base, aiutando tutti a capire le ragioni della nascita di un nuovo partito. Anche se la Margherita è di per se un piccolo partito democratico. Io immagino un partito di centro-sinistra aperto e “diverso”, nel quale trovi spazio una componente moderata che rappresenti i valori cristiani della nostra società insieme ai valori laici. Sostanzialmente il Partito Democratico dovrà essere il “Partito dei diritti del Cittadino”.

Come sarà selezionata la sua classe dirigente?
Nel Pd la nuova classe dirigente dovrà essere selezionata con le primarie: sindaci presidenti e parlamentari mai più imposti dall’alto, ma scelti dalla gente. Con un limite, io dico, alla permanenza nelle Istituzioni 2 legislature ad ogni livello. Anche per i parlamentari e consiglieri regionali. Abbiamo bisogno di un reale cambiamento.

A Cosenza la politica è in difficoltà. La Margherita è divisa, al Comune il gruppo consiliare è in contrasto con il sindaco; alla Provincia non si parla nemmeno di gruppo dell’Ulivo come è stato fatto, invece, alla Regione e a Palazzo dei Bruzi Cosa succede?
Cosenza è una città in crisi di identità. Dove però presto tornare a essere il motore politico ed economico della Calabria. La Margherita è unita più di quanto non sembri. Al comune l’eredità e molto pesante e Perugini fatica tantissimo ma credo saprà imporre il cambiamento, anche se non sarà facile. Anche alla provincia si arriverà al gruppo dell’Ulivo facendo maturare bene la cosa Il problema vero di Cosenza, ma anche di tutta la Calabria, è la crisi dei partiti e la necessita di dare vita ad una nuova classe dirigente che sappia parlare alla gente.

Entro fine mese si terra il congresso provinciale della Margherita. Si parla di divisione e lotta di potere fra Bruno, Laratta e Covello.
Vuole scommettere che sarà un congresso unitario? Ma su cosa dovremmo dividerci? I problemi sono altri, sono fuori, e sono gravi. La gente vuole risposte ai problemi, non certo vuole assistere al balletto della politica.

Il personaggio
Deputato dell’Ulivo, Franco Laratta è componente della Commissione Lavoro della camera Prima di essere eletto al parlamento (in quota Margherita nel listone calabrese messo su dal partito di Rutelli con Ds), è stato assessore al mercato del lavoro, alle politiche giovanili e al personale nelle ultime due giunte provinciali guidate da Tonino Acri. Vicesegretario regionale vicario della Margherita, fino a poche settimane addietro (quando si è dimesso) è stato segretario provinciale dei popolari dal ’96 al ’99. Ha iniziato la sua ascesa politica nel paese dove è nato, San Giovanni in Fiore, come consigliere comunale dell’allora Dc. A livello nazionale, nella Margherita è responsabile del settore Patti Territoriali – Dipartimento Mezzogiorno.