La legislazione antimafia va rivista, che la prossima legislatura sia costituente
Nel corso della presentazione del libro “Cosa Nuova. Viaggio nei feudi della ‘ndrangheta”, che si é tenuta ieri a Roma nella suggestiva Sala delle Colonne della Camera dei Deputati, il deputato calabrese Franco Laratta e lo scrittore pugliese Andrea Apollonio hanno lanciato un appello affinchè la prossima legislatura sia, in tema di antimafia, una legislatura costituente.
“Le nostre leggi non riescono ad impedire l’infiltrazione nell’economia legale dei soldi delle mafie. I clan continuano ad investire i proventi del narcotraffico nelle imprese e nelle attività commerciali del Nord e in Europa, e questo perché la nostra legislazione non permette di individuare la filiera dei tanti prestanome che figurano per conto delle organizzazioni mafiose”, così ha spiegato Laratta.
“Uno dei tanti temi che la prossima legislatura dovrà affrontare sarà senz’altro quella del riciclaggio. O meglio, dell’autoriciclaggio. Così come strutturata, la norma non permette di punire gli affiliati che “riciclano” i soldi sporchi delle mafie, e questa é una delle più gravi lacune della legislazione antimafia, da colmare al piú presto”, ha continuato Apollonio.
Laratta e Apollonio si augurano che la prossima legislatura possa concentrarsi di piú sui profili patrimoniali del crimine mafioso. Inoltre, il deputato e lo scrittore hanno già approntato assieme una proposta di legge che adotta con maggior incisività le pene pecuniarie per alcuni reati contro la pubblica amministrazione (di cui Laratta é primo firmatario alla Camera), e auspicano il proseguimento di questa ben determinata linea di politica legislativa anche nei confronti dei clan mafiosi.