La bocciatura dei bilanci delle Asp di Cosenza segna il totale fallimento della gestione-Scopelliti dellasanità calabrese. Ora si dimetta!
“La bocciatura del bilancio di previsione 2012 dell’Asp di Cosenza operato dal commissario ad Acta alla Sanità, Giuseppe Scopelliti, impongono al governatore Peppe Scopelliti l’allontanamento del direttore generale Gianfranco Scarpelli nominato dallo stesso presidente della Regione. Stessa cosa per quanto riguarda il bilancio dell’ Asp di Reggio Calabria e quindi della direttrice generale Squillacioti.
A chiederlo, in una nota, il parlamentare del Pd, Franco Laratta. “Le contestazioni rilevate dalla Regione sulla gestione tecnico-amministrativa dell’Azienda sanitaria cosentina sono così pesanti che dovrebbe intervenire la Procura della Repubblica oltre la Corte dei Conti che dovrebbero ispezionare tutti gli interessi che ruotano attorno alla più grande azienda sanitaria della Calabria. Si parla di ritardi, documenti mancanti, perdite d’esercizio, l’aumento dei debiti a fronte di un calo dei crediti eccetera. Tutti elementi che dovrebbero aprire le porte agli ispettori del ministero. Non sappiamo fino a che punto potrà protrarsi questa situazione ma di una cosa siamo certi: sul piano pratico la rivoluzione annunciata dal governatore Scopelliti si sta rivelando un vero è proprio bluff ai danni dei calabresi. Anzi un vero e proprio fallimento.
Su quello teorico lascia il tempo che ha trovato in campagna elettorale quando dalle piazze calabresi affermava che la sinistra faceva leva “sul partito della sanità”. Pur condividendo il principio che i partiti e la politica debbano rimanere fuori dalla sanità, non mi pare che da quegli annunci sia cambiato molto. In peggio sicuramente. Una rivoluzione “di carta” da essere bocciata a più riprese non solo dal tavolo Massicci, bensì da esponenti della stessa maggioranza e dallo stesso fautore di questa rivoluzione. Non vorremmo si stesse consumando a Cosenza uno scontro politico all’interno di fazioni in seno alla maggioranza di governo. Così fosse, sarebbe assai grave dal momento che a pagarne le conseguenze siano i pazienti che rivendicano un servizio sanitario efficiente e di qualità. Sulla sanità deve esserci attenzione ma non per interessi di parte.