La bellezza antica nelle foto di Raffaele Montepaone
“Un giorno l’oblio abbraccerà ogni cosa,
la memoria, la coscienza, le emozioni.
Indosserò i fantasmi del passato e le illusioni del presente, come rughe del tempo, profonde e incancellabili”. (Erica Bonanni, l’Undici).
Nelle foto del giovane artista calabrese, Raffaele Montepaone, il tempo sembra rendere più belle le persone, soprattutto i loro volti, soprattutto quelli degli anziani, anzianissimi. Perché l’arte di Montepaone trasforma la ruga in un solco di ricordi, di storia. Volti belli, come un’antica miniera di oro, suggestivi e ed eloquenti: raccontano il passare del tempo, raccontano una storia antica, raccontano di quando l’uomo e la donna vivevano in questa nostra amata Calabria, sapendo di essere il cuore vivo delle sofferenze, e delle solitudini, delle povertà, e della saggezza.
Raffaele Montepaone racconta tutto questo in uno scatto, in mille scatti, facendo rivivere la Calabria come terra del sacrificio. Delle rinunce. Del nobile passato.
“La macchina fotografica è il mio strumento di espressione, la fotografia il mio linguaggio” dice Raffaele Montepaone, il giovane artista già con una ricca esperienza alle spalle e con riconoscimenti nazionali ed internazionali che premiano un talento straordinario.
Raffaele parla il linguaggio del bianco e del nero, del fascino antico dell’arte fotografica, della cultura e della passione per le nostre storie, quelle più rare, quelle più vere.
I suoi lavori, hanno avuto un notevole riscontro nelle numerose mostre ed esposizioni in diverse città italiane, con richieste anche dall’estero. Poi la maledetta pandemia, che purtroppo ha paralizzato anche questo settore, ha bloccato tutto. Notevole il successo presso la Fondazione Ferrero di Alba (CN) dove è stata allestita la mostra fotografica ‘Life, istantanee di Calabria”, in cui l’artista di Vibo Valentia ha raccontato attraverso occhi, volti, mani segnate dal tempo, la vecchia Calabria e la sua dignitosa bellezza. Stessa attenzione per la sua esposizione presso la Biblioteca Nazionale di Torino, poi anche in Spagna e in tante altre piazze della cultura Internazionale.
“I vecchi del paese
si alzano presto al mattino,
girano tra le stanze di casa, sorridono
aprono i cassetti, aspettano i nipoti
aspettano le voci delle campane.
I vecchi del paese
sono quasi tutti innocenti,
parlano il dialetto, sanno poco del mondo
regalano proverbi, offrono caramelle
a chiunque gli stia accanto”.
(Green Eyed Vincent)
I volti vecchi e consumati dalle rughe sono l’immagine più eloquente della bellezza. Di quella bellezza che solo Raffaele Montepaone ha reso immortale.