Impegni presi, mezze parole, la politica dalle “comode poltrone”… ecco cosa risponde l’Assessore provinciale Franco Laratta
Tirando le somme…
Intervista di Giovambattista Lopez – Pubblicata su “la testata” Anno IV – n° 07 – Settembre/Ottobre 2003
Assessore Laratta, si prospettano per Lei ancora altri anni nella veste di Assessore provinciale visto che La sua candidatura a Presidente della nostra provincia sembra ormai tramontata a causa dellegemonia del partito dei DS e dei suoi uomini allinterno della coalizione. Eppure i risultati delle varie Amministrazioni comunali e provinciali, con alla guida esponenti della quercia che dominano da più di un decennio la politica nostrana, non sono stati per nulla brillanti. Quando troverete il coraggio di cambiare? Il coraggio di fare la vostra politica e non quella di un solo partito della coalizione, i DS? Quando vi renderete conto che non bastano le Vostre poltrone a cambiare il volto della nostra città?
Beh! Il coraggio di cambiare è dettato dalle idee, dai progetti e dalle proposte. Ma anche dai voti. La Margherita non è la forza predominante della coalizione di centro-sinistra. Noi effettivamente soffriamo per la mancanza di equilibrio nellUlivo: troppa sinistra e poco centro. Abbiamo bisogno di maggiori consensi, e questi ce li possono dare gli elettori. La Margherita è un partito giovane, credo che crescerà nei consensi e avrà maggiore peso. Per quanto mi riguarda vado ripetendo da mesi che io non ho posto una mia candidatura alla presidenza della Provincia. In realtà è il mio partito che ha chiesto di far valere il principio dellalternanza. E cioè: dopo 20 anni di guida pci-pds-ds alla Provincia sarebbe giusto lasciare ad altri partiti questo compito.
I Ds dicono che non ci stanno; noi, lo sdi, il pdci sosteniamo lalternanza nella guida e la continuità con le ottime esperienze amministrative del presidente Acri. Voglio però dire che quello che ogni partito chiede o pretende deve corrispondere con le esigenze delle coalizione. Vedremo quello che succederà. Per conto mio posso solo dire che non ho pretese né interessi personali in questa partita. Quello che conta è vincere le elezioni, battere la destra, fare un governo provinciale moderno, dinamico ed efficiente che dia risposte ai cittadini. Al di là del ruolo di ognuno di noi.
Assessore, conosce molto bene i meccanismi di questa politica fatta di mezze parole, compromessi, poltrone, impegni presi e non rispettati, aspettative della gente deluse, mancanza di idee ed ideali, ecc. visto che ancora una volta, per volere o per forza, Lei potrebbe non presentarsi al cospetto degli elettori e negli ultimi anni, pur sempre senza essere mai candidato e soprattutto votato dai cittadini, Lei è riuscito ad avere stima e rispetto negli ambienti politici e a ricoprire ruoli importanti nel suo partito e nella Provincia. Ci spiega questo miracolo e soprattutto ci dice quando avremo la possibilità di poterla votare?
Se lei avesse potuto votare quando io ero un giovane che faceva battaglie nelle scuole, avrebbe potuto scegliere me fra i tanti candidati al Distretto scolastico e agli altri organi collegiali (a centinaia di studenti e giovani lo hanno fatto e credo che io li abbia ben rappresentati); poi avrebbe potuto votarmi al consiglio comunale, dove nel 1985 venni eletto nella Dc, cosa che non era esattamente facile per un ragazzo. Anche allora in centinaia di elettori mi diedero tanti consensi che mi spinsero a fare tante battaglie in consigli comunale. Nel 1990, pur avendo ottenuto 525 voti, per soli 6 voti non venni eletto. Da primo dei non eletti dei lista DC continuai a lavorare per il nostro paese. Negli incarichi di partito, a livello locale, provinciale e regionale, mi sono sempre sottoposto a un voto pubblico nei congressi.
E sono sempre stato eletto agli incarichi di partito ai quali sono stato candidato. Se avrà voglia di aspettare e mi vorrà regalare il suo consenso, fra un anno, al massimo fra due, troverà il mio nome su una scheda elettorale. Se lo merito mi farà il piacere di votarmi. Diversamente voterà chi la pensa come lei. Comunque sappia che io non ho mai avuto paura di sottopormi al giudizio popolare, ho sempre lavorato e lottato da qualunque postazione per dare il mio contributo alla crescita della nostra terra.
Con il mancato ingresso nella Provincia di Crotone la nostra città sarebbe diventata la più grande ed importante di un intera provincia, con la concreta possibilità di essere al centro di un flusso di finanziamenti statali, regionali ed europei. Oggi, sanità, scuole, ordine pubblico, turismo e sviluppo nella nostra città sono allo sbando, mentre, proprio grazie allingresso in quella giovane provincia, avremmo potuto divenire trampolino di lancio per San Giovanni in Fiore. Lei da attento conoscitore della causa Crotone provincia ai tempi del referendum sapeva di prospettive e in qualche maniera le faceva sue. Poi si è ritrovato Assessore alla Provincia di Cosenza e la nostra gente ha perso tante, troppe occasioni di crescita e speranze di un futuro migliore. Non le sembra che ci rechiamo alle urne solo per mantenere tanti nostri politici su comode poltrone e che tutto il resto è lasciato al caso? Perché dovremmo continuare a farlo? Perché i tanti universitari che studiano lontano dalla Calabria dovrebbero tornare per votarvi?
Pone tante domande. Cè anche molta voglia di conoscere e sapere nelle sue osservazioni. Avremmo bisogno di un forum senza limiti di tempo per affrontare tutte le questioni. IO ho lottato per Crotone provincia. Forse lei non lo sa – e può chiedere conferma- che in quel momento io ero segretario provinciale del Ppi di Cosenza (eletto da un congresso con centinaia di iscritti che hanno posto un segno su una scheda col mio nome!). Ladesione di San Giovanni in Fiore alla provincia di Crotone sarebbe stata unoccasione. Ma attenti a non pensare che avrebbe risolto tutti i nostri problemi.
E comunque ingeneroso dire che questa nostra città negli ultimi 10 anni non è cresciuta. Ha molti problemi da affrontare ancora, troppi, ma passi in avanti ne sono stati fatti. Dobbiamo comunque amare la nostra terra, lottare tutti per un futuro migliore. Forse piangerci addosso in continuazione non ci aiuta. I giovani, gli anziani, chi vive lontano: tutti hanno il dovere di impegnarsi. Anche direttamente, anche scendendo in politica e occupando quei posti di potere che consentono di fare scelte importanti. Chi fa politica spesso sbaglia, come chiunque opera e sceglie. Chi sta a guardare sbaglia mille volte di più!
Lei è Assessore al lavoro e alla politiche giovanili. La prossima legislatura Lei o il suo successore non potrà più ricoprire questo ruolo perché di giovani lavoratori a San Giovanni non se ne troveranno più. La città si va svuotando proprio delle menti più giovani, fresche, attente e competenti. Il nostro comune sta morendo ve ne rendete conto, oppure i vostri conti li fate solo al momento opportuno?
Vogliamo discutere insieme sulle responsabilità di quello che accade in Calabria? Sui tantissimi fondi europei non spesi? Sulle promesse non mantenute, sulla politica di Bossi e Tremonti che hanno cancellato il Sud dallagenda del governo e del parlamento? Lei lo sa che nel 2000, al termine di cinque anni di governi di centro-sinistra in Italia, in Calabria si registrava il maggior numero di imprese create in Italia? Lo sa che col prestito donore, il credito dimposta, i bonus fiscali in Calabria si stava invertendo, dopo 40 anni, la fase di recessione nel sud e si stava verificando un aumento delloccupazione e uno sviluppo vicino a molte regioni del nord Italia? Lo sa che il governo Berlusconi ha cancellato tutti gli incentivi alle imprese, il credito di imposta, i bonus fiscali ecc. ecc. gettando nel caos migliaia di imprese meridionali che avevano investito e assunto sulla base di quegli incentivi? Lei sa chi governa da 10 anni in Calabria e quanto questa giunta regionale sta affossando Agenda 2000 e con essa tutte le speranze di noi calabresi che aspettavamo i miliardi dei fondi comunitari per realizzare opere pubbliche, sostenere le imprese, dare lavoro ai disoccupati, creare le condizioni di crescita e sviluppo economico? Sa cosa sono i PIT, PIS, PIAR, Imprendigiovani ecc. ecc. e chi li ha affossati in Calabria? E lo sa quali sono le competenze delle Province sul Lavoro e di quanti fondi dispongono? Lo sa quanto ha investito la Provincia di Cosenza nel territorio di San Giovanni in Fiore? Sente parlare di scuole e strade realizzate e in fase di realizzazione e di quante imprese e ditte lavorano grazie alla Provincia? Lo sa quanto hanno tagliato dai Bilanci dei comuni e delle province le Finanziarie di Berlusconi negli ultimi due anni? Ne vogliamo parlare insieme, e pubblicamente, di queste cose?