Difendo Rutelli ma è opportuno votare
Caro direttore, la leggo sempre con piacere. Colgo loccasione per esprimere auguri e complimenti sinceri per i 10 anni del giornale: avete fatto un ottimo lavoro al servizio della Calabria. Grazie. Le scrivo a proposito della sua nota Unastensione che sa di rivalsa in prima pagina del Quotidiano di domenica scorsa. Tutta dedicata a Rutelli, dai toni duri, direi aspri. Ho letto la risposta del
La Margherita sin dal primo momento, e anche in sede parlamentare, ha lasciato liberi i propri iscritti di votare per come meglio credono. Una volta si diceva secondo coscienza.
Liberi di votare quindi. Liberi di dire di sì, di dire no. Ovviamente anche di non votare, come pure è previsto. Infatti nel nostro partito, che a lei non sfuggirà è un vero e proprio laboratorio politico nel quale convivono intelligenze e culture diverse (cattoliche soprattutto, ma laiche come Maccanico e Zanone, ambientaliste come Realacci, post-dc come Letta e Franceschini, di diverse provenienze come Bordon, prodiani doc come Parisi), diverse sono le posizioni sul tema della procreazione assistita.
Un partito,
Due righe su Rutelli. Il presidente della Margherita ha lavorato sodo in questi anni per costruire un partito forte e moderno. I risultati gli hanno dato ragione.
Ora si muove bene sapendo che per vincere il prossimo anno sono necessari i voti dei delusi e degli scontenti del centrodestra, soprattutto degli elettori moderati del Polo che oggi guardano alla Margherita come un approdo sicuro, alternativo. Nel sistema maggioritario si vince così: se da un polo ci si sposta verso un altro. Tutto qui il ragionamento della grande maggioranza della Margherita, di Rutelli e dei suoi sostenitori interni.
Dove sta lo scandalo non riusciamo a capirlo. I fatti e il tempo ci daranno ragione. Non sono convinto che lastensione sia latteggiamento migliore davanti ad un referendum.
Anche se chi si scandalizza oggi ha predicato lastensione attiva in precedenti consultazioni referendarie. Chi vuole può verificare. Sono quindi convinto che sia opportuno votare. Anche se non capisco perché in Italia tutto diventi scontro politico-ideologico. Anche sulla procreazione assistita. Così come non condivido che si ricorra ad un referendum per temi complessi e delicati come questi. Ma tantè. Nei diversi paesi europei, argomenti siffatti sono stati affrontati e risolti nelle sedi parlamentari, senza scontri ideologici, senza che la discussione assume il tono di una crociata. Ma lItalia è particolare anche in questo. La ringrazio.