Castrovillari, dalla conferenza stampa sulla situazione dell’ospedale
Dopo la consegna dellesposto-denuncia al Procuratore della Repubblica di Castrovillari sulla grave situazione sanitaria che si è venuta a creare in tutta larea del Pollino che ha subito la riconversione dei presidi ospedalieri di Lungro e Mormanno nellaprile del 2012 in Centri di Assistenza Primaria Territoriale (quello di Mormanno anche ad indirizzo riabilitativo) si è svolta oggi lannunciata conferenza stampa indetta dal Consigliere regionale Carlo Guccione, del Parlamentare Franco Laratta e del sindaco di Castrovillari Domenico Lo Polito, esponenti di spicco del Partito Democratico calabrese.
Nel corso dellincontro con i giornalisti è emerso, tra laltro, che la determinazione dei posti-letto per acuti avvenuta con il Decreto 103 del 5 luglio 2012 prevedeva per lospedale Spoke di Castrovillari lassegnazione di 223 posti-letto da distribuire nei vari reparti mentre, per effetto del criterio previsto dal Piano di Rientro che fissava in 2,5 posti letto per acuti ogni mille abitanti, alla città di Castrovillari e al Pollino ne dovevano toccare 259. Non solo, quindi, lo Spoke di Castrovillari ha subito una forte penalizzazione (36 posti-letto in meno) per effetto del succitato decreto ma, addirittura, i posti- letto per acuti attualmente attivi presso il nosocomio di Castrovillari sono soltanto 114 rispetto ai 223 previsti (109 in meno). Una situazione sanitaria, dunque, che vede questarea fortemente penalizzata e che rischia di mettere seriamente in pericolo lincolumità dei cittadini negando, di fatto, il diritto costituzionale garantito ai cittadini alla salvaguardia della salute e alla cura.
Un vero e proprio scandalo, inoltre è stato sottolineato nel corso della conferenza stampa- è rappresentato dal parziale funzionamento di Emodinamica inaugurata qualche mese fa con cospicui investimenti in macchinari e tecnologie e che, ad oggi, per carenza di medici e infermieri, è in grado solo di svolgere unattività programmata.
Più volte, in coerenza con il nostro ruolo istituzionale hanno ribadito i tre esponenti del Pd- abbiamo interessato il Parlamento, il Consiglio Regionale, il ministro Balduzzi e il presidente della Giunta regionale Scopelliti a cui abbiamo rappresentato la grave situazione di emergenza che si è venuta a creare a Castrovillari, in tutta larea del Pollino e nellintera regione.
Abbiamo dimostrato con atti e fatti documentati che in questi anni, anzicchè potenziare i servizi territoriali ed ospedalieri, sono stai effettuati solo tagli indiscriminati ed i decreti del Commissario Scopelliti sono rimasti solo belle parole scritte sulla carta cha hanno avuto il pregio di creare una rete sanitaria ed ospedaliera virtuale, lontana anni-luce dalla realtà, in cui non vengono garantiti nemmeno i livelli minimi di assistenza. Alle nostre denunce non è seguita nessuna risposta e linerzia consapevole di chi aveva la responsabilità di porre rimedio a tale situazione non ha consentito che fossero assunti una serie di provvedimenti amministrativi necessari ad impedire linsorgere di una vera e propria emergenza sanitaria.
Di fronte a questa situazione drammatica il Governo nazionale non può più continuare a far finta di non vedere. Né può accontentarsi di evidenziare, attraverso il Ministero della Salute e dellEconomia (Tavolo Massicci), le numerose criticità ed i ritardi nellapplicazione del Piano di Rientro scaduto il 31 dicembre del 2012 che hanno determinato il blocco dellerogazione delle risorse destinate alla Calabria (circa oltre 500 milioni di euro dei FAS) che verranno erogate soltanto dopo la risoluzione di tutte le criticità emerse nel corso della riunione del Tavolo Massicci svoltasi il 7 novembre 2012 a Roma.
Non è più tollerabile, e ci auguriamo che ciò non accada hanno concluso Guccione, Laratta e Lo Polito- che chi non ha raggiunto gli obiettivi previsti nei tre anni di attuazione del Piano di Rientro, possa ancora continuare a gestire la sanità calabrese da Commissario dal 2013 al 2015.