Abolire voto disgiunto
Abolire il voto disgiunto nei comuni con popolazione superiore a 15 mila abitanti e ritornare alla doppia preferenza per rafforzare il voto dopinione. E quanto propone il deputato della Margherita Franco Laratta che sta elaborando una proposta di legge da sottoporre al consenso del Gruppo parlamentare dellUlivo alla Camera dei deputati.
L a proposta di legge tende a modificare il Testo unico delle leggi sullordinamento degli enti locali 267/2000 circa il metodo di attribuzione dei seggi.
Secondo Laratta si tratta di evitare i cosiddetti casi di anatra zoppa, in cui un sindaco eletto al secondo turno si trovi con i suoi consiglieri in minoranza, con effetti di chiara ingovernabilità rispetto alla reale volontà degli elettori.
Lo spirito della legge vigente nei comuni dovrebbe infatti far prevalere il fattore maggioritario connesso al meccanismo dellelezione del sindaco rispetto al fattore della mera attribuzione dei seggi in senso proporzionale delle liste di candidati a consigliere.
Con questa modifica, sostiene il deputato, si mira a correggere la norma che nella versione attuale, nega il premio di maggioranza alla coalizione che sostiene il candidato sindaco che risulta eletto al secondo turno, e le cui liste non raggiungono al primo turno il 50 percento dei voti.
La legge prevede che in caso di dimissioni contemporanee e simultanee della maggioranza assoluta dei consiglieri, si determina il rinnovo automatico del consiglio comunale e la decadenza del sindaco. Nel caso di un comune in cui un sindaco eletto a pieni voti è costretto a governare con una maggioranza di orientamento opposto a quella del sindaco; tale maggioranza detiene aprioristicamente un potere di destabilizzazione dellistituzione comunale.
In altre parole, si tratta di adottare nei comuni con popolazione superiore a 15 mila abitanti le stesse norme in vigore per lelezione del presidente della provincia e dei consigli provinciali nelle cui elezioni gli elettori possono esprimere un voto univoco sia alla coalizione che al candidato presidente.
La proposta è finalizzata a dare stabilità e governabilità ai numerosi enti locali che spesso si ritrovano, pur in caso di vittoria elettorale, a dover governare senza avere una propria maggioranza, con conseguenze negative sullefficienza amministrativa e caso ancora più grave il frequente ricorso a nuove elezioni.
Per migliorare la legge elettorale, Laratta sta vagliando lipotesi di inserire nel nuovo testo anche il ritorno alla doppia preferenza per lindicazione dei candidati a consiglieri. Il deputato giunge a tale conclusione a seguito di una serie di considerazioni prima fra tutte il condizionamento che la preferenza unica impone allelettore nei piccoli e medi comuni di rivolgere il proprio voto anzitutto a parenti ed amici escludendo così la possibilità e lopportunità di esprimere un voto di qualità e di opinione.
Lintroduzione della seconda preferenza consentirebbe allelettore più ampia facoltà di scelta che sarebbe in grado di contemperare la propria volontà elettorale su più fronti.