A proposito delle liste per le regionali
Avrei voluto sentire anche semplicemente un cenno al fatto che parte del merito della clamorosa sconfitta di Scopelliti e c. a Reggio Calabria fosse anche merito di Demetrio Naccari Carlizzi e delle sue coraggiosissime e documentate battaglie contro il devastante ‘modello Reggio’. Anche solo un cenno a lui che insieme a Seby Romeo, Giuseppe Giuseppe Falcomatà e pochi altri, hanno anche presentato denunce penali, interrogazioni, esposti e dettagliatissima documentazione, come provava del sacco di Reggio e delle pesanti infiltrazioni criminali nel comune.
Invece niente. Anzi il Pd che fa? Mette, nel corso di una notte confusa e a tratti oscura, una regola nuova: non più 3 legislature, come limite massimo per essere ricandidati. Bensì una, una sola! Non condivisibile ma ci sta.
Ma sapete quante legislature ha fatto Naccari in Regione (dove è stato tra i pochi a distinguersi)? Una, e
.15 mesi!! I 15 mesi glieli hanno conteggiati come fosse una seconda legislatura!
Io di questa cosa mi vergogno! In quanto esponente, dirigente e semplice attivista di questo partito calabrese, provo un senso di disgusto.
Completo il tutto dicendo che trovo altrettante inspiegabile la non riecandidatura di Nino De Gaetano: rottamato a 37 anni, dopo aver lasciato il partito di appartenenza per transitare nel Pd. Così come sono stati trattati malissimo, dal punto di vista umano e poi anche politico, Ciccio Sulla e il capogruppo uscente del Pd in Regione, Sandro Principe. Nessuno di loro era nelle condizioni previste dallo Statuto, cioè massimo tre legislature!
Queste decisioni vanno inquadrate in un controsenso che ha dell’assurdo: il pd si priva di alcuni dei suoi uomini migliori, perché con 1 e 2 legislature alle spalle, ma poi consente che entrino nelle liste collegate, esponenti del centrodestra calabrese, alcuni consiglieri regionali in carica, che hanno le stesse, e anche di più, legislature alle spalle.
Io queste cose non riesco a capirle!
O meglio, le ho capite benissimo.
P.S: Un’ultima cosa sull’amico Mario Maiolo, che in quanto a competenza e qualità non è secondo a nessuno. LA sua scelta di non ricandidarsi, non ha nemmeno fatto venire un dubbio o una perplessità al pd calabrese. In molti avranno pensato: uno in meno!