Subito il partito democratico
Il centro-sinistra ha bisogno di una svolta. Improvvisamente gli attuali partiti sembrano insufficienti a raccogliere lansia di cambiamento che esprime il corpo elettorale. Sono rapidamente invecchiati, fuori corso! Sono diventati incapaci di rinnovarsi rispetto alle mutate condizioni politiche negli Enti Locali, dove lelezione diretta di sindaci e presidenti di province e regioni ha profondamente mutato lequilibrio tra società-partiti e istituzioni che ha retto per un cinquantennio. Sono soprattutto deboli e ingessati rispetto ad un panorama nazionale devastato dal saccheggio della Carta costituzionale, dalla Devolution che divide il Paese, dalla micidiale Riforma della Giustizia, dalle innumerevoli leggi ad personam, salva-previti, salva-premier, salva-corrotti, dalla gravissima crisi economica e sociale, dal pressocchè totale abbandono in cui versa gran parte del Sud Italia ormai in preda ad una drammatica fase di povertà galoppante.
Davanti ad uno scenario politico-sociale radicalmente cambiato, non possiamo più continuare ad agire come se tutto fosse fermo a 20 o anche soltanto a 10 anni fa. Ed è proprio il centro-sinistra che deve ritrovare la forza per accelerare i tempi per dare vita ad un nuovo e moderno soggetto politico, che unisca il riformismo laico con quello cattolico-moderato; la passione civile dei movimenti, delle forze sociali, culturali e del volontariato; i giovani che riscoprono lentamente la voglia di ritornare a fare politica, il mondo produttivo e imprenditoriale piu sensibile. In altre parole: è giunto il momento di dare vita in Italia al Partito Democratico. Un partito che non somigli affatto agli antichi partiti storici italiani- nobili per la loro storia ma ormai demodè rispetto alla nuova società occidentale; un partito che guardi allEuropa e non dimentichi le fasce sociali deboli; un partito che sia moderno ma ancorato ai valori della solidarietà, della giustizia, della libertà. Un partito che sia distinto e distante dal mondo degli affari, che ponga un forte argine alla corruzione, che spezzi i legami esistenti con il malaffare, che riscopra la questione morale e tenga lontano i corrotti e quanti usano i partiti per scopi inconfessabili. Un partito che rispetti le istituzioni, che torni ad occuparsi dei problemi della gente comune, che ridia dignità alla politica, che freni il carrierismo dei propri dirigenti e si apra alle nuove generazioni e al rinnovamento della classe politica. Un partito che sia gestito da una nuova e moderna classe dirigente, radicata sul territorio, capace di parlare alla società, che abbia davanti un futuro importante piu che un passato ingombrante.
Ha senso dare vita al Partito Democratico se questo non significa solo unoperazione di facciata per salvare il vecchio sistema politico. La scelta deve essere coraggiosa fino in fondo: nuovo partito, nuovi valori, nuove strategie, nuova classe dirigente. Un colpo di vernice alle facciate dei palazzi ormai consumati dal tempo e dalle intemperie non basta, anzi sarebbe un tragico errore che verrebbe punito duramente dal corpo elettorale.
Se Ds, Margherita, Movimenti, Associazioni, Società civile, mondo della professioni, della produzione e della cultura trovano la forza, il coraggio e la determinazione per dare corso ad una rivoluzione nella politica italiana, questo è il momento. Domani potrebbe essere troppo tardi. E la sfida per dare vita alla rinascita del Paese potrebbe essere sconfitta da una nuova, tragica stagione di berlusconismo!
Franco Laratta, vicesegretario regionale vicario della Margherita DL Demetrio Naccari Carlizzi, consigliere regionale della Margherita DL