Scopelliti dichiara: “NON E’ LA MAFIA A MINACCIARMI!” E allora che cos’è?
Il presidente della Regione Calabria, Scopelliti, haricevuto finora una quantità industriale di lettere con diversi e assai minacciosi contenuti (le ultime perfino firmate da capicosche!!). Scopelliti ha mobilitato negli ultimi giorni tutta la grande informazione nazionale e ha tuonato urbe et orbi:La ‘ndrangheta vuole fermare il cambiamento; la mafia non mi fermerà!” Parole sante, parole giuste. Parole!
E così pronti a intervenire i ministri, Tg1-2-3, Mediaset, grandi opinionisti . E poi la solidarietà istituzionale.
Dicevamo che la ‘ndrangheta non manda chili di lettere, proiettili e polverine varie. La mafia, la mafia calabrese, fa dannatamente sul serio: ammazza e basta. senza preavviso.La ‘ndrangheta punta i magistrati seri, le forze dell’ordine, i sacerdoti che combattono, i politici che davvero resistono, i giornalisti che stanno sul fronte e che raccontano cose che non dovrebbero. E per loro minacce vere, danneggiamenti, avvertimenti ai familiari e aggressioni: molto spesso nemmeno denunciati!
Ieri il presidente Scopelliti ci ha ripensato ed ha dichiarato di non essere min acciato dalla mafia, ma dalla ‘burocrazia criminale’! E che forse anche gli attentanti ai magistrati reggini non hanno una provenienza mafiosa. Siccome parliamo di cose tragiche, che stanno sconvolgendo la vita della nuova legislatura regionale, siccome in questi mesi a Reggio sembra di essere nella Striscia di Gaza e c’è una Procura che è sotto tiro di bombe vere, il presidente dovrebbe dire esattamente che cosa sia la ‘burocrazia criminale’ e perchè ritiene che dietro gli attentati e le min acce non ci sia più la mafia.
Oltretutto dovrebbe spiegare anche a Maroni che cosa succede a Reggio Calabria e alla sua stessa persona. Anche perchè il ministro ha preso formale impegno di venire ogni mese a Reggio per verificare lo stato delle indagini e della lotta alla criminalità mafiosa.
Fare chiarezza è urgente. Evitare sceneggiate sarebbe stato più opportuno e conveniente! Reggio Calabria sta diventando sempre più la culla dei misteri e delle strategie criminali di tutta la regione. Il reggino Scopelliti deve parlare chiaramente.