Restare politici nell’era del tramonto della politica
Più che altro io detesto la politica! Detesto la politica fatta di eccessi, di arroganza, di prepotenza. La politica che sfrutta i bisogni. Inganna la gente. La politica degli affaristi e dei carrieristi, degli affamati di potere e di poltrone, la politica fatta di meschini favori e becero clientelismo. La politica che non ha visione. Che non indica la strada. Che non guarda al futuro. Più che altro io detesto la politica, di destra come di sinistra, che punta solo a conquistare e a conservare il potere. La politica corrotta, dei ladri di futuro, degli ignoranti e degli incompetenti. Ma, a pensarci bene, questa non è politica. Questa è tutto tranne che politica. E loro non sono politici. Tutt’al più sono banali e vuoti politicanti, uomini già vecchi a 30 anni. Altra cosa è la politica. Altra cosa sono i politici. De Gasperi. Moro. Pertini. Berlinguer. Erano veramente politici. Oggi ci vuole coraggio a dirsi politici. Ma, come diceva Piero Gobetti, «dobbiamo restare politici nel tramonto della politica». Meglio ancora: riscoprire la politica nell’epoca dell’antipolitica. Confessioni di un democratico popolare, a 100 anni dal ‘manifesto’ di don Sturzo.