Racket, Laratta invita Prefetto Lauro in Calabria
ROMA 18 OTTOBRE 2006 Lantiracket venga presto in Calabria. A sollecitarlo è il deputato dellUlivo Franco Laratta che chiederà nei prossimi giorni al commissario nazionale Antiraket, prefetto Raffaele Lauro, di recarsi nella nostra regione per fare il punto sulla grave situazione in ordine al fenomeno estorsivo ed usuraio. Dellemergenza racket in Calabria il parlamentare della Margherita ha anche parlato stamane a Roma con lex presidente della Commissione Antimafia Giuseppe Lumia, che si è detto disponibile ad organizzare una visita in Calabria non appena Lauro darà la sua disponibilità. Intanto la vicenda di Roberto Molinaro, il commerciante di Lamezia Terme vessato e minacciato dai clan, approda a Montecitorio. I parlamentari del centrosinistra Franco Laratta, (primo firmatario), Maria Grazia Laganà Fortugno, Nicodemo Oliverio, Aurelio Misiti, Francesco Amendola, Giacomo Mancini, Ferdinando Pignataro, Dorina Bianchi e Marilina Intrieri, hanno rivolto ai ministri dellInterno e della Giustizia una interrogazione per conoscere se sullintera vicenda che vede coinvolto un onesto imprenditore edìle, vi siano stati ritardi e lacune da parte degli organi investigativi di Lamezia Terme e di Catanzaro, ovvero della Procura della Repubblica di Lamezia, della questura e della prefettura di Catanzaro. Gli esponenti politici lamentano che gli uffici citati non avrebbero esaminato a sufficienza il caso di Molinaro, al punto da determinare la non risoluzione di una vicenda che si protrae dal 1990, nonostante limprenditore abbia prodotto e depositato presso gli uffici citati, una documentazione esaustiva, nonché puntuale, coraggiosa e con denunce circostanziate. Documentazione corredata di nomi, indirizzi e foto dei malviventi che lo hanno intimidito a fini estorsivi. In più occasioni aggiungono i deputati del centrosinistra Molinaro ha subito violenti attacchi da parte delle cosche con gravi conseguenti danni economici. Intimidazioni che hanno avuto anche pesanti ripercussioni sulla famiglia. La sua attività commerciale,
La società di Roberto Molinaro scrivono ancora i deputati da diversi anni subisce intimidazioni di vario tipo, e ad oggi, nonostante appunto le sue informazioni, non sono stati assicurati alla giustizia i suoi aguzzini. Paradossalmente, nel corso dei processi, è proprio limprenditore che passa da vittima a carnefice per le strumentali ritorsioni degli imputati che approfittando delle svariate lacune investigative hanno tentato ulteriori intimidazioni nei propri confronti anche mediante lo strumento improprio della querela per calunnia.
I parlamentari calabresi chiedono ai ministri competenti, se non ritengano opportuno un monitoraggio di tutti i procedimenti penali, in cui il Molinaro Roberto possa assumere, o possa avere assunto, la veste sia di parte offesa od indagata, volto ad accertare quali e quante attività investigative siano rimaste in essere, ossia per conoscere i motivi dell’alta percentuale di anomalie; se intendano avviare nuove e più efficaci azioni di rafforzamento degli organici delle forze dell’ordine e della magistratura, nel territorio di Lamezia Terme, perché si giunga ad una rapida soluzione dei delitti impuniti e per dare un forte segnale di presenza dello Stato, da sempre annunciato ma non riscontrabile nei fatti.