“Quel gruppo di potere che ha impedito crescita e rinnovamento”
di Francesca Gabriele, Sabato, 19 Dicembre 2020 – Il Dispaccio.it
Sempre dalla stessa parte. Sempre garbato. Sempre misurato. La figura ideale di governatore per la Calabria. Sul perché la politica calabrese sia in cosi grande difficoltà, l’ex deputato del Pd, Franco Laratta, ha le idee chiare: non è rimasto più nulla perché nulla si è saputo costruire, ma tutto è rimasto, ci ha detto tra le altre cose, nelle mani di un gruppo di potere che ha impedito il rinnovamento.
Neanche l’appello di Mancini jr all’unità è servito nell’ultima riunione del centrosinistra e delle forze che si richiamano al civismo compreso Carlo Tansi. Lei che della politica è stato ed è espressione della coerenza, del garbo e dell’equilibrio, come sta guardando a tutto questo?
Con grande preoccupazione. A destra come a sinistra non c’è una nuova classe dirigente, fatta di competenza, coraggio, autorevolezza, visione. Che abbia un’idea nuova di Calabria. In grado di rompere definitivamente con i vecchi schemi e le vecchie pratiche clientelari.
Quello che sorprende è che le forze politiche del centrosinistra stiano dando l’impressione di non avere candidati capaci di fare una campagna elettorale per convincere i calabresi ad andare a votare. Lei accetterebbe la candidatura a governatore? Il centrosinistra -formula ormai antica e superata- di fatto non esiste più in Calabria. Rimane il PD (e nemmeno tutto), manca una coalizione vera, aperta, moderna, forte.
Il governatore? Serviva un percorso costruito nel tempo, una squadra e un programma ambizioso. Quindi un leader vero, ambizioso e determinato. Se fosse una donna sarebbe ottimo. Magari un manager, un rettore di università. O forse meglio di tutti: un giovane coraggioso e qualificato. E comunque, lo riaffermo con forza: senza una squadra forte e un’idea di Calabria non si va da nessuna parte.
Pensa che in Calabria funzionerà l’alleanza Pd – Pentastellati?
Penso che senza le condizioni che ho appena detto prima, non funzionerà niente. Nel centro sinistra come nel centrodestra, che oggi rappresenta una vera alleanza di potere che comprende nientemeno che la Lega. La Lega in Calabria!!
In tempi di pandemia è sciocco parlare di turismo, più che altro si dovrebbero valorizzare settori importanti e troppo trascurati come l’artigianato e l’agricoltura, non con soldi pubblici a cascata, ma con il finanziamento di progetti concreti e di lunga durata. Lei come inizierebbe a dare impulso a questi settori?
Non è un problema di soldi. In Calabria tutto manca tranne che le risorse finanziarie. Che troppo spesso non riusciamo nemmeno a spendere. Quello che serve dannatamente è la certezza dei tempi. Un bando si deve aprire e chiudere al massimo entro un anno. Non un giorno in più. Quando le risorse arrivano dopo un anno, sono inutili!
Sogno una Calabria verde. La terra al centro della nostra economia e degli investimenti. Agricoltura, turismo e ambiente salveranno la Calabria. Sono la sola nostra speranza.
La Calabria avrà mai un riscatto anche in termini d’immagine?
Deve averlo. È una delle regioni più belle d’Europa. Ma occorre rigore, pulizia, onestà, lotta alle mafie e alla corruzione. E poi puntare tutto sulle nostre immense bellezze naturali, sulla cultura e sulle tradizioni della nostra storia millenaria. Siamo ricchi di tutto, ma siamo incapaci di auto governarci.
La mancanza di una qualificata classe dirigente è la vera emergenza della Calabria. Ma negli ultimi decenni nessuno ha voluto scommettere e investire su un gruppo di giovani che potevano e dovevano rappresentare e guidare la Calabria del futuro. Abbiamo visto per oltre trent’anni un gruppo di potere che ha impedito, a destra come a sinistra, qualsiasi forma di rinnovamento. Questo è stato un grande male per la nostra terra, che ha vissuto in un eterno passato.