Proposta di Legge – Riforma della disciplina delle professioni intellettuali
Nel mondo del lavoro che si trasforma con ritmi straordinari lorganizzazione delle professioni e dei servizi professionali non puo` piu` essere retta da regole della prima meta` del novecento. La «professionalita`» o il «professionalismo» costituiscono ormai un vero «marchio» dellepoca contemporanea, che si sposa con le esigenze di liberta` e di qualita` , alla base dei progetti di successo di molti individui, e in specie dei giovani, e con gli obiettivi di crescita competitiva dellEuropa, tracciati dallAgenda di Lisbona dellUnione europea.
Anche i dati stanno a confermarlo, se solo si pensa che le professioni intellettuali tradizionali e le nuove professioni emergenti costituiscono insieme circa il 20 per cento del mercato del lavoro in Italia (4 milioni di addetti) e quasi altrettanto in termini di prodotto interno lordo (PIL).
Nella «societa` della conoscenza» e` essenziale una riforma delle professioni intellettuali per la modernizzazione e la maggiore equita` e competitivita` dellItalia nelleconomia globale.
I principali fattori di trasformazione delle professioni sono quattro. Il primo e` costituito dalla globalizzazione dei saperi e dei mercati, che implica la necessita` di privilegiare i lavori skill intensive e lo scambio di conoscenze attraverso la Rete, e che determina anche unaccentuata trasformazione delle tecnologie e delle lingue usate e un piu` ampio accesso alle informazioni e ai loro impieghi nonche´ una differente organizzazione del lavoro (societa` e reti interdisciplinari dei saperi).