Ospedale di San Giovanni in Fiore: L’Asp di Cosenza e lo ‘scandalo’ di Oncologia
Ospedale di San Giovanni in Fiore. on Laratta: “L’Asp di Cosenza e lo ‘scandalo’ di Oncologia. E’ tutto pronto ma non parte il Servizio di chemioterapia. Danneggiati i pazienti, costretti a viaggiare per centinaia di chilometri ‘!
“E’ a dir poco scandalosa la condotta dell’ Asp di Cosenza. Incapace perfino di rendere utile, per i pazienti e per la stessa Asp, quei servizi ospedalieri , come l’Oncologia del moribondo ospedale di San Giovanni in Fiore.
Lo scorso anno, il Direttore Generale dell’ Asp, Scarpelli, davanti a me e al prefetto di Cosenza, ebbe ad affermare che l’Ospedale di San Giovanni in Fiore avrebbe svolto tutte le funzioni di un ospedale generale. Niente di più falso. Gli ospedali di montagna non sono altro che una presa in giro. Vale per Acri e in particolar modo per San Giovann in Fiore, ridotto ad un parcheggio per pazienti di altri ospedali, e svolge di fatto le funzioni di un poliambulatorio. Ma di ospedale non ci è rimasto nulla.
Ma l’Asl di Cosenza ha mortificato un Servizio che avrebbe potuto dare conforto a centinaia di pazienti oncologici, costretti a compiere pesanti e costosi viaggi iin regione e anche fuori regione. Si era puntato molto, con l’allora Direttore generale Petramala, ad un Servizio di Oncologia per l’Ospedale di San Giovanni in Fiore. Sono stati fatti investimenti importanti, trovati gli spazi (oggi miseramente vuoti) all’interno dell’ex Reparto di Pediatria, chiamato un bravo oncologo, il dott. Caputo, e gli infermieri. Grazie a loro se oggi Oncologia presenta un bilancio importante: vale a dire ben 758 prestazioni ambulatoriali (visite oncologiche, attività ecografiche, visite senologiche ed attiività di prevenzione, e cosi via). Sono state eseguite visite di prevenzione e diagnosi senologiche, 15 Follow-up (dal 2010 sono 114). Non ci sono liste d’attesa. Ma l’Asp di Cosenza ha disatteso tutti gli impegni assunti: ci sono infatti tutte le condizioni per avviare il SERVIZIO DI CHEMIOTERAPIA, essendo da mesi disponibile un’apposita Cappa per un’adeguata cura sul posto dei pazienti oncologici. Oggi, questi pazienti, sono costretti a compiere centinaia di Km, in Calabria e anche fuori regione, per avere le necessarie cure. Mentre a San Giovanni in Fiore, nel piccolo ospedale che la Regione ha deciso di abbandonare, è tutto pronto per avviare il Servizio di Chemioterapia. Che darebbe un forte sollievo ai pazienti e ridarebbe una funzione al presidio ospedaliero”.