Ora lista aperte, pulite e trasparenti!
A Magorno e Oliverio.
Ora lista aperte, pulite e trasparenti!
Le vicende del consiglio regionale della Calabria fanno sempre notizia. Anche troppo.
I riflettori dei media, anche quelli nazionali, sono da sempre puntati su quanto accade in quel ‘palazzo’, e molto spesso quello che accade non fa onore alla Calabria e ai calabresi. Notizie di indagini, inchieste e arresti di consiglieri e assessori regionali, non sono mai mancate. In un certo momento, erano di più i consiglieri indagati rispetto a quelli estranei alle inchieste.
Attorno al consiglio regionale, è accaduto di tutto. Anche ‘dentro’ per la verità.
Ma quello che colpisce di più l’opinione pubblica regionale e nazionale, è la qualità del lavoro del Consiglio regionale, non tanto la quantità (in Calabria è fra le più basse d’Italia). Le leggi regionali sono state spesso impugnate dal Governo (un record nell’ultima legislatura) e poi cancellate dalla Corte Costituzionale. Leggi regionali rabberciate, confuse e contraddittorie. Nel migliore dei casi, del tutto inutili e ininfluenti.
Ed è per questo che le imminenti elezioni regionali, le prime che si svolgono anticipatamente e senza presidente uscente, devono rappresentare una vera svolta. Perchè questa è l’ultima chiamata per i partiti, soprattutto quelli del centrosinistra!
Il Pd e i suoi alleati, non senza contrasti, hanno individuato con le primarie (sulle quali occorrerà fare una seria riflessione, perchè così come sono rischiano di creare danni irreparabili!) il candidato presidente in Mario Oliverio, vedendo in lui e nella sua storia, una forza stabile e una qualità di amministratore in grado di governare la Calabria in una condizione difficilissima, quasi al limite del collasso.
Ma ora viene una parte molto importante. Chiusa la fastidiosissima (e gestita malissimo, da dilettanti allo sbaraglio!) vicenda dell’ ipotesi di intesa con pezzi di centrodestra di provenienza scopellitiana, bisogna fare le liste dei candidati al consiglio regionale. Il ridotto numero dei consiglieri ( 30 e non più 50!) dovrebbe condurre alla ragione quanti fanno la fila per un posto in lista: questa volta sarà difficilissimo essere eletti. Nonostante ciò, si sente parlare di liste su liste, di personaggi improbabili e anche di alcuni improponibili. Oltre di un pezzo di destra in fuga, in cerca di uno strapuntino nelle liste del centrosinistra ( e che vogliamo immaginare trovi le porte sbarrate!)
Ma è proprio ora che il Pd, prima di tutti gli altri, con il segretario Magorno e il presidente Oliverio, deve dimostrare di puntare sulla qualità dei candidati, sulle competenze, su un fortissimo rinnovamento: non si può riproporre pari pari lo stesso consiglio regionale uscente, mettendo dentro qualche ‘foglia di fico’, qualche ragazzetto senza alcuna chance, un po’ di immagine e qualche finto esponente della cosiddetta società civile. Il tutto al chiaro scopo di coprire i soliti noti che si riciclano e i vecchi tromboni della politica calabrese, sempre pronti e sempre disponibili al ‘sacrificio’!
Se il Pd non trova la forza e il coraggio di presentare liste veramente nuove, finalmente trasparenti e pulite, in rappresentanza della Calabria migliore, si ripeteranno gli errori del passato. E il fallimento è alle porte!
D’accordo prima di tutto su qualità e competenze (non mandiamo sprovveduti e ignoranti: ne risentirà la qualità della legislazione regionale e la qualità dell’azione amministrativa). Ma subito dopo mandiamo un segnale forte ai calabresi delusi, stanchi, sfiancati e sfiduciati: apriamo le liste al cambiamento vero, alle professioni, al mondo della cultura, alle donne (maltrattate e ignorate dalla legge elettorale regionale che potrebbe essere a rischio incostituzionalità!), alla società calabrese, ai giovani intellettuali e ai cervelli che sono andati via.
Prendiamo il meglio, e ce n’è tanto, e facciamolo impegnare per salvare questa Calabria che affonda. L’esperienza del Presidente Oliverio sarà molto importante, decisiva! Ma la regione non andrà da nessuna parte se poi la giunta e il consiglio regionali saranno composti dalle facce di sempre, dall’ignoranza galoppante e dall’incompetenza totale. Faremmo la stessa fine che hanno fatto finora le istituzionali regionali. E il danno per la Calabria sarà questa volta irreparabile!
P.s.: la norma che prevede che su sei assessori regionali (che sono pochi), solo 2 possano essere esterni, va cambiata.
Il Presidente non deve avere limiti nella composizione della sua squadra di governo, che potrebbe anche essere composta di 6 esterni di grande qualità, come anche di 6 interni.