Mafia e politica, Unione scrive a Bertinotti per accelerare iter parlamentare del Pdl Lazzati
ROMA 11 NOVEMBRE 2006 – I deputati del centrosinistra del Sud Italia, che hanno sottoscritto il progetto di legge Lazzati, hanno inviato una lettera al presidente della Camera, Fausto Bertinotti, per sollecitare l’Ordine del Giorno per la discussione del provvedimento “antinfiltrazione” a Montecitorio. L’iniziativa – si legge in una nota – è maturata al fine di accelerare l’iter parlamentare su un argomento di scottante attualità, anche alla luce delle ultime vicende giudiziarie, e soprattutto per giungere in tempo utile alle prossime scadenze elettorali con una norma che mira a recidere i legami e qualsiasi forma di collusione tra la mafia e settori della politica. Infatti, con l’approvazione del “Lazzati”, ispirato dal magistrato di Cassazione, Romano De Grazia, chiunque si trovi in regime di sorvegliato speciale non potrà sostenere elettoralmente candidati compiacenti e privi di scrupoli, pena l’immediata decadenza dal ruolo elettivo e la reclusione fino a cinque anni. Il provvedimento, giova ricordare, giace alla Camera da dieci anni. In questa legislatura sono stati depositati ben quattro Pdl, che si differenziano nella forma, ma sono identici nella sostanza, da cui emerge la volonta unanime di bloccare le infiltrazioni mafiose all’interno delle istituzioni. In Calabria, il promotore dell’iniziativa di legge, per il centrosinistra, è stato il deputato dell’Ulivo, Franco Laratta, che ha presentato il Pdl assieme a una cinquantina di colleghi dello stesso schieramento, mentre, per il centrodestra, la deputata di Alleanza nazionale, Angela Napoli. Se il presidente Bertinotti accoglierà positivamente la richiesta dei parlamentari dell’Unione, non si esclude che la discussione del Pdl, che sarà successivamente unificato agli altri, possa essere fissata per gli inizi del prossimo anno.