Ma cosa c’è da inaugurare in pompa magna?
Schierati tutti i tg all’ospedale della Fiera di Milano. C’è il presidente della regione, in un tetro scenario di mascherine!
È la conferenza stampa della Regione Lombardia per l’inaugurazione dei posti di terapia intensiva.
Dovevano essere 500. Poi ridotti a 400, infine a 300. Ma anche una ventina, dai, vanno bene. Peccato che saranno smontati quanto prima!
Una cerimonia di cattivo gusto, surreale, mentre in tutta Italia domina il tricolore a lutto!
Bastava un comunicato stampa: “pronti i primi posti letti”. E poi silenzio!
Gallera dice che nell’ospedale costruito alla Fiera di Milano nell’immediato “apriranno tra i 12 e i 24 posti”. In conferenza stampa ne annunciano 53. L’opera è costata 21 milioni e verrà smontata alla fine dell’emergenza. Ma le promesse non erano altre?
Scrive Il Sole 24ore: Alla Fiera di Milano si doveva aprire un ospedale da 600 posti in sei giorni il 12 marzo scorso. Cinquecento posti in terapia intensiva in meno di una settimana, annunciava l’assessore Giulio Gallera.
Di più: ai 500 posti di terapia intensiva si aggiunge il recupero «anche nei sottoscala – proseguiva il responsabile del Welfare – di altri 200 letti» in modo da arrivare alla massima “capacità” di copertura assistenziale.
Una struttura da 21 milioni di euro che non vedono l’ora di smontare!
Il presidente della Fondazione Fiera, Pezzali, ha anche detto che l’ospedale verrà smontato: “Questa struttura rimarrà finché sarà necessario che sia una diga o un faro della speranza, non so quando finirà ma non vedo l’ora di smontarla, abbiamo già predisposto con il Policlinico lo smontaggio e lo stoccaggio in magazzino per riutilizzare i materiali”.