Lucano, sindaco serio nel Paese delle chiacchiere
Riace, un sindaco serio e schivo, in un paese dalle troppe chiacchiere inutili!
L’esempio di Giovanni Manoccio.
Domenico Lucano sindaco di Riace, in provincia di Reggio Calabria, è tra le 50 persone più influenti del mondo per la rivista americana “Fortune”.
Mentre quasi ovunque l’immigrazione è un problema, per lui è stata un’opportunità. Ha saputo guardare avanti, ha saputo fare scelte coraggiose e contro corrente.
Con una politica dell’accoglienza intelligente e rispettosa, ha fatto rinascere Riace. Così come ha fatto Giovanni Manoccio ad Acquaformosa (Cs), altro sindaco coraggioso, ora impegnato in regione negli stessi temi dell’accoglienza.
Il sindaco Lucano ebbe a dire: “Nei migranti riconosco l’antropologia di noi calabresi. Dal mare arrivano i miei antenati, i fondatori della Magna Grecia, dal mare arrivano i bronzi e dal mare arrivano i migranti. Mio fratello è emigrato in America, un altro a Santena, nella cintura di Torino, dove ci sono più riacesi che a Riace. Noi e i migranti siamo la stessa identica cosa. Cacciarli sarebbe un gesto inutilmente crudele, un po’ come cacciare noi stessi”. Un programma ed un’ idea della vita che andrebbero letti in tutte le scuole. Ed anche nel nostro parlamento
Ma invece di strattonarlo da una parte all’altra, costringendolo ad una specie di teatrino mediatico vuoto e banale, prendiamolo ad esempio, questo sindaco, facciamo un po’ in tutti i comuni quello che ha fatto lui a Riace, quello che ha fatto Manoccio ad Acquaformosa e che tuttora sta andando avanti con il sindaco Gennaro Capparelli.
Facciamo in modo che possano funzionare bene le norme che già esistono in materia, garantiamo le coperture finanziarie affinché non rimangano i comuni da soli, a superare le difficoltà che sono tante, e che il sindaco Lucano le ha vissute tutte sulla sua pelle. Lui sa quante volte è rimasto e da solo, nel passato. Io stesso ebbi ad occuparmene in parlamento, considerato che Riace come Acquaformosa hanno dovuto sudare tantissimo per realizzare quello che oggi tutti definiscono ‘il sogno dell’integrazione’.
Siamo il paese delle chiacchiere della politica evanescente, chiacchierona, fatta di tanti annunci e pochi fatti.
Lucano e gli altri sindaci in prima linea, non hanno bisogno dei riflettori che si accendono per qualche giorno. Hanno bisogno di attenzione e sostegno tutto l’anno.
Pubblicato il 9 aprile 2016, dal “Quotidiano del Sud”