Le primarie e le manine nere del pd!
Sono stato tra coloro che ha guardato sin dal primo momento, in modo positivo alle primarie. Perché le primarie garantiscono la scelta dal basso dei dirigenti di un partito e dei candidati alle varie cariche politiche e istituzionali. Mai più candidati calati dallalto; Mai più decisioni nel chiuso di una stanza. Eravamo tutti daccordo sul fatto che le primarie fossero un grande e straordinario esercizio di democrazia. E bene abbiamo fatto, con Prodi prima e Veltroni poi, a scegliere i candidati premier con le primarie. E bene ha fatto il Pd, sin dalla sua nascita, a stabilire che tutto venisse scelto e deciso dal popolo delle primarie.
Domenica 25 gennaio il pd calabrese ha chiamato i propri iscritti e aderenti in alcune province ad una consultazione molto larga e partecipata per eleggere i segretari provinciali e i membri delle assemblee provinciali del partito. Nei prossimi giorni lo faranno anche le altre province calabresi. Bene, ottima cosa, grande momento di partecipazione e democrazia.
Ma .cè un ma grande quanto una casa. Primo: se le primarie non vengono bene regolamentate rischiano di essere assolutamente inadeguate, rischiano di lasciare ampi spazi di manovra alle manine nere che ci si infilano dentro e commettono porcherie e stravolgimenti. Secondo: se i partiti che adottano le primarie come strumento di scelta dei propri dirigenti e candidati. non isolano i soliti noti , e nel pd ce ne sono di sicuro, succede che i dati delle primarie saranno gonfiati e falsati. E già accaduto. Continuerà ad accadere ancora.
Le primarie del pd di questi giorni sono state una bella pagina di democrazia interna del partito. Le lunghe file davanti alle sedi dei seggi dimostrano che sono state una cosa assai bella e condivisa. Una scelta di rottura rispetto ad un passato che vedeva i partiti di massa imporre sempre tutto dallalto. Ma insieme a questo, si sono viste scene indecorose: in alcuni centri si è sfiorata la rissa; in altri sono stati chiamati i carabinieri per accertare brogli e truffe; in taluni casi si è assistito ai pacchetti di tessere trasmessi in modo anomalo in violazione dei regolamenti. In alcuni grandi e piccoli comuni il voto è stato perfino sospeso e annullato.
Cè anche da registrare come i veleni delle singole realtà e le faide interne tra gruppi diversi dello stesso partito, abbiano condizionato i gruppi dirigenti che non sono stati capaci di stare al di sopra delle risse locali.
Peccato. Le primarie in Calabria di queste giorni meritano davvero di essere considerate una prima e bella risposta alla richiesta di partecipazione alle scelte, di condivisione delle decisioni. Peccato per quanti non hanno saputo resistere alla tentazione di mettere mano sul tesseramento e sui risultati delle primarie. Tuttavia, facendo tesoro di questi brutti episodi che sono limitati e che non macchiano il valore complessivo delle primarie- il pd deve trovare il modo come correggere gli errori fatti, scegliendo regole rigide per garantire la massima trasparenza. Ma il fatto è soprattutto politico: nel pd ci sono alcune manine nere che non hanno perso il vizio. Stanno portando nel partito i vecchi vizi e i grandi difetti del passato. O si trova il modo per fermarli e isolarli, oppure il partito nasce male.