La viabilità calabrese è ai limiti del collasso
“L’impressione è di completo abbandono alla vigilia della stagione estiva. Il caso della Sgc 107 dove da un anno si registrano record di incedendi e morti, viadotti con ‘scalini’ di 5cm che sono un pericolo (Vedi il ‘Fondente’), altri in condizioni precarie da un paio di anni (il ‘Cannavino’ sul ponte di Celico). A questo punto, dopo le interrogazioni parlamentari, dopo gli interventi diretti sull’Anas e le diverse sollecitazioni personali, non ci rimane che aderire e anche guidare la protesta dei sindaci dei Comuni che sono interessati alla Strada di Grande Comunicazione Cosenza-Sila-Crotone. Nei prossimi giorni effettueremo l’occupazione pacifica dell’arteria al fine di sollecitare un urgente intervento di Anas sull’importante arteria (collega due province, attraversa il Parco Nazionale della Sila, interessa decine di comuni di Cosenza e Crotone). I sindaci della fascia pre-silana del cosentino e del crotonese scenderanno ai bordi della strada con tutti gli amministratori locali e i e i cittadini.
Sarò con loro perchè non è possibile sopportare ancora il degrado di una strada che fino un paio di anni fa era considerata ‘il fiore all’occhiello della viabilità calabrese’, mentre oggi è entrata di diritto tra le strade più pericolose della nostra regione.
Il problema riguarda anche le altre strade calabresi (106 e 18 su tutte), ma per la Sgc Cosenza-Sila-Crotone il paradosso è che non sono necessari nemmeno particolari risorse finanziarie per migliorare la situazione. Si tratta di manutenzione ordinaria, gestione e organizzazione dei servizi, interventi urgenti sui viadotti, perfino il taglio d’erba. Cose che da molti mesi non vengono più garantite.
E se entro la prossima settimana non giungeranno segnali positivi dall’ Anas, la Sgc sarà occupata effettivamente e sarà chiusa al traffico da migliaiia di cittadini e automobilisti stanchi e preoccupati per la loro vita. Noi parlamentari, i sindaci, gli amministratori locali saremo con loro”