La sfida del cambiamento in Calabria!
A novembre torna a votare in anticipo la Calabria! Dopo la dura condanna del presidente Scopelliti, dichiarato poi decaduto, si torna a votare in una situazione sociale piuttosto grave, con una popolazione sempre più povera ed emarginata, con il fallimento totale dellazione di governo della regione. Una terra bellissima, come baciata dalla natura, anzi dal Creatore, eppure una terra ridotta quasi alla povertà, con una massiccia fuga dei giovani verso il mondo, alla ricerca di un futuro che qui non cè più.
Si vota con un pd chiaramente favorito eppure attraversato da una situazione interna assai lacerante, reduce da 4 anni di commissariamento, senza una chiara idea di cosa fare e di come farlo.
Ieri la presentazione delle firme dei due candidati pd: Mario Oliverio, attuale presidente della Provincia di Cosenza, con un trascorso importante nella politica calabrese ( a sostenerlo sono 153 delegati dellAssemblea regionale e oltre 20 mila sottoscrizioni), e il giovanissimo sindaco renziano di Pizzo Calabro, Gianluca Callipo che proviene da unimportante famiglia di imprenditori (per lui 140 delegati e 25.114 firme di cittadini).
Si chiude così la prima parte delle primarie, quella dei numeri. Cè anche il candidato di Sel, Gianni Speranza, sindaco di Lamezia Terme, a partecipare alla corsa a presidente della regione.
Ma se il Pd, e quel che resta del centrosinistra, vuole recuperare in credibilità, deve trasformare le primarie in un confronto di idee e di progetti. Non è che le primarie in Calabria godano di buona salute (qui le chiamano falsarie per i precedenti per nulla edificanti!), ma cè da sperare che questa volta convincano gli elettori calabresi che il pd è finalmente maturo e pronto a governare (i trascorsi non hanno lasciato esattamente un buon ricordo).
Veleni e accuse non mancano, trasformismi e riciclaggi sono in atto. Sulla zattere delle primarie sale un po di tutto, anche personaggi scarsamente credibili, per non dire assolutamente impresentabili.
Ma sarebbe il caso che i candidati non si lascino coinvolgere dalle stupidaggini delle opposte tifoserie, da quanti puntano a trasformarle in una rissa.
Il confronto dovrà servire a dare risposte ai calabresi, che nel frattempo si ritrovano con una sanità da terzo mondo e con i rifiuti lungo le strade.
C’è quindi da far dimenticare i disastri della lunga ed infausta stagione di Scopelliti, per dare vita ad una speranza di cambiamento e di profonda rottura con il passato.
La Calabria ha bisogno di uscire dal pantano in cui si trova, per avviarsi verso un futuro migliore.
Sperando che si cambi davvero registro, che scenda in campo una generazione nuova e moderna, che si aprano le porte alle competenze che pur ci sono in Calabria, e sono tante.
E limpegno principale che dovrà prendere chi vincerà le primarie dovrà essere quello di aprire le porte del futuro alla Calabria. Cancellando con un colpo di spugna la corruzione devastante, il becero clientelismo, la soffocante burocrazia. Il resto verrà con sicura rapidità.