La protesta per la precarietà della SGC107
Venti sindaci della Sila cosentina,
I sindaci e l’on. Laratta contestano il fatto che sulla 107 Silana-Crotonese manca la manutenzione ordinaria e non vengono più garantiti gli interventi sui viadotti. Su uno di questi, il ‘Fondente’, alle porte di Camigliatello, si è formato uno scalino di 5cm che è diventato pericoloso. Eppure l’Anas non ha fatto altro intervento che sistemare da 5 mesi alcuni limiti di velocità; così pure sul ‘Cannavino’ di Celico dove dopo molti mesi di traffico rallentato e regolato da un semaforo non ci sono stati interventi specifici.
“Non si tratta di interventi molto costosi, almeno per il Fondente,-dice l’on Laratta-, è che si ha la sensazione che la strada sia stata abbandonata, eppure collega due province, due città capoluogo, due mari (da Paola a Crotone) al Parco Nazionale della Sila”. Il deputato ricorda di avere rivolto interrogazioni parlamentari e di aver sollecitato l’Anas ad intervenire prima della stagione estiva che porterà in Sila migliaia di turisti.
I sindaci della pre-sila cosentina, dell’alto crotonese e della Sila grande contestano vivacemente e parlano di una strada di grande comunicazione che da ‘fiore all’occhiello’ della viabilità calabrese si è trasformata in strada a grande rischio per la sordità dell’Anas di Catanzaro che la trascura in maniera insopportabile, mentre fino a pochi anni fa la gestione era più attenta e accorta, il personale era meglio utilizzato, le risorse meglio e più velocemente utilizzate. I sindaci parlano di stato di abbandono delle gallerie (quella di Castelsilano al buio e senza alcun norma di sicurezza), di erba non tagliata, di barriere di protezione rattoppate alla meno peggio, di segnaletica confusa e contraddittoria, di asfalto pieno di buche, di accessi pericolosissimi e abusivi.
Il deputatoLaratta che ha sostenuto direttamente la protestadi stamattina, ha detto “è veramente mortificante che per ottenere persino le cose ordinarie le istituzioni siano costrette a manifestare e occupare simbolicamente una strada”. Laratta ha poi annunciato un suo diretto intervento presso il Ministero delle Infrastrutture.