La politica in Calabria va in eredità da padre in figlio!
E alle vecchie dinastie si aggiungono le nuove dinastie, che occupano partiti, comuni, regione. una cosa indecente, sia quando la fa la destra, sia quando la fa il centro sinistra. Il caso di Rossano, è particolarmente insopportabile!
Non è il primo caso, certo, visto che da decenni le dinastie dominano la politica e le istituzioni meridionali. Ma quest’ultimo caso fa notizia. Anche perchè accade “all’insaputa del padre”, Giuseppe Caputo, PDL,vicesindaco di Rossano (cs), per una decina d’anni già sindaco della grossa cittadina jonica. O meglio, tutto accade contro il suo volere! Caputo padre si dice del tutto contrario alla scelta del sindaco Antoniotti di nominare suo figlio vicesindaco, all’indomani della sua scelta (leggi costrizione) di lasciare la poltrona del comune per incompatibilità con il seggio di consigliere regionale. Ma il sindaco Antoniotti, gran testardo, non ne ha voluto sapere. E quindi: se il padre è costretto a lasciare, nomina il figlio, all’insaputa del padre, e forse anche del figlio stesso,quale nuovo vicesindaco, al posto del padre, nonostante il figlio!Costi quel che costi! Quindi, niente scandalo. Il consigliere regionale Caputo chiarisce: «Non condivido la scelta fatta dal sindaco di concerto con mio figlio Guglielmo. Tra l’altro non sono stato per nulla coinvolto in questa decisione. Resto comunque convinto, la cosa migliore per Guglielmo era quella di continuare a svolgere la professione di avvocato. È ancora troppo giovane per fare politica». Ma se fosse cosi, il figlioletto potrebbe tranquillamente far la scelta giusta! Liberamente, all’insaputa del potente papà.