La Giunta del Presidente!
Oliverio ha dichiarato: “Darò vita ad una nuova giunta regionale. Sarà una giunta di profilo alto e di netta discontinuità col passato”. Benissimo.
Lo avevamo suggerito dalle colonne di questo giornale al Presidente: “Oliverio dovrà essere all’altezza della gravità della situazione. Tempi rapidi, scelte forti e coraggiose. E’ l’ultima chiamata prima del baratro”.
Il presidente ha chiarissima la gravità del momento e sa benissimo che dalle sue scelte dipenderà il futuro della Calabria, oggi nettamente a rischio.
Può utilizzare il meglio: prendendolo dal consiglio regionale, dall’esterno, dalle professioni, dall’Africa o dalle Americhe. Può fare tutto quello che vuole, anche in considerazione del fatto che in Calabria i partiti sembrano del tutto incapaci di affrontare un momento così delicato.
Ma dovrà dare alla Calabria un governo autorevole, forte, soprattutto competente: la banalità dei vergini e martiri, in questo drammatico momento, sarebbe del tutto fuori luogo. Competenza, competenza, competenza. Poi il resto.
Sarà necessario un chiarissimo programma per l’emergenza, che elenchi i punti da affrontare, ma stabilisca anche i tempi. La certezza del tempo non è un fattore secondario in un governo, anzi.
Mettendo da parte il Manuale Cencelli, rompendo con i vecchi riti e i vecchi metodi che in questi 7 mesi sono pericolosamente riemersi dal trapassato remoto.
È proprio questa la ‘Giunta del Presidente” di cui dicevamo ieri.
Per il resto, per ‘Erga Omnes’ facciamo lavorare la magistratura, ben sapendo che serve severità nel giudicare i presunti colpevoli. Sono una sciagura i giudizi sommari e le gogne mediatiche. Serve una giustizia giusta e rapida. Che faccia chiarezza. E i colpevoli dovranno essere cancellati dalla vita politica, oltre che condannati a rimborsare quanto hanno rubato. Le leggi ci sono tutte: basta applicarle.
Mentre per il danno fatto alla Calabria, i colpevoli andrebbero costretti ad emigrare in Papuasia! Senza biglietto di ritorno.
Il Pd calabrese. Qui le cose sono due. O finalmente si mette in piedi un vero partito, con organismi veri ed efficienti, oppure è meglio che venga sciolto e posto in liquidazione. A cosa serve un finto partito?
Un partito di personaggi improponibili, servetti sciocchi, professionisti del nulla, non serve a niente e a nessuno. Abbiamo bisogno di un partito che ascolti la Calabria e interpreti i bisogni dei calabresi, che sia sede di confronto e anche di scontri, che elabori progetti, che faccia spazio alle novità dei tempi.
Ma Oliverio sa benissimo che senza un partito vero e senza una politica ‘alta’, il governo regionale risulterebbe ben presto modesto e paralizzato!
Destinato a vivacchiare. Una cosa che nessuno può permettersi.
P.S.: un consiglio agli amici renziani: smettiamola con queste guerriglie interne piuttosto provincialotte, consumate a suon di documenti e assemblee auto convocate. Il momento è così serio che o ci si vede e si discute insieme, oppure è meglio starsene a casa propria. A pettinar le bambole!