Innovazione e sviluppo. La sfida della Calabria
Solo con una nuova classe politica e con una vera svolta la Calabria potrà vincere la sfida del futuro.
Nel sud oltre ai denari cè bisogno di idee e di progetti. Occorre puntare sullinnovazione, sulla fiscalità, su un nuovo sistema del credito, sulla Formazione.
La Calabria, una terra carica di cultura, storia e tradizione, soffre più di ogni altra Regione italiana. La crisi economica e sociale della Regione produce arretratezza e provoca un nuovo e massiccio esodo dei giovani talenti verso il Nord. Il Pil è bassissimo, il costo del denaro il più alto dItalia (il doppio della Lombardia), la disoccupazione galoppa ben oltre il 20%, il lavoro nero è ai livelli da record.. Tutto questo dopo 10 anni di governi regionali di centro-destra che hanno spento la voglia degli imprenditori calabresi di mettersi sul mercato con successo, hanno perso tutte le sfide di cambiamento, non hanno avuto la capacità di programmare uno sviluppo compatibile per
Le piccole imprese calabresi negli anni degli incentivi pubblici, a ridosso del 99-2000, avevano fatto registrare livelli record di nascita e di qualità delle stesse. Oggi sono ad un angolo, non trovano la giusta strada per la crescita, soffocate da una burocrazia vecchia e sempre più soffocante. Anche la media impresa è ferma, mentre lindustria tradizionale è oramai fuori mercato.
Linnovazione per puntare sulla tradizione, può sembrare uno slogan ma è senza dubbio un progetto, un programma per il futuro della Calabria. Linnovazione tecnologica per essere competitivi, per far conoscere e valorizzare i valori calabresi, lartigianato, il turismo, le risorse ambientali, i prodotti della terra, la cultura. Linnovazione nella Pubblica Amministrazione, nei trasporti, nelle infrastrutture, nella sanità, nellagricoltura e nellimpresa: massicce dose delle nuove tecnologie dellinformazione in Calabria ancora molto distanti- garantiranno al mondo che produce, promuove e cresce, la possibilità di emergere, di svilupparsi, di produrre lavoro, economia, ricchezza. Tutto questo garantirà alla Calabria una nuova immagine, fatta di recupero della propria storia e di investimenti nel proprio futuro.
Non basta, ovviamente, finanziare lacquisto di un computer, anche perché quasi tutte le imprese ne sono dotate da tempo ma molte lo utilizzano tuttal più al posto di una macchina da scrivere!, è necessario costruire un sistema, una rete, che metta tutte insieme le imprese, la pubblica amministrazione, le università, i centri economici. Insieme in Italia e nel mondo per riprendere a crescere in un mercato sempre più nuovo e sconvolgente.
Ma non si tratta nemmeno di costruire nuovi portali perché ce ne sono tanti e spesso inutili per come concepiti, quanto di fornire servizi agli utenti che siano semplici, immediati ed efficienti.
Pensiamo un po alla Pubblica Amministrazione. A parte qualche esempio interessante (
Prendiamo il capitolo degli incentivi pubblici- soprattutto europei- alle imprese.
I tempi biblici sulla strada dello sviluppo, sono la vera sconfitta per la voglia che cè in Calabria di crescere e sviluppare una nuova mentalità e nuovo progetto di crescita.
Una sfida che è presente nel mondo dellimpresa, nelle Università (LUnical di Arcavacata è sempre più una grande università), nelle nuove generazioni. Ma sempre meno nella politica e nella classe di governo. Tocca ora al centro-sinistra al governo della Calabria invertire la rotta e cancellare un passato che negli ultimi 10 anni ha prodotto tanti guasti.
Per concludere, siamo convinti che nel sud oltre ai denari, che pure ci sono e non vengono utilizzati, cè bisogno di idee e di progetti. Occorre puntare quindi sullinnovazione che apre la strade allo sviluppo, sulla fiscalità, che consenta alle imprese di investire in ricerca e tecnologia, sulle infrastrutture, su un nuovo sistema del credito (può essere utile una Banca per il Sud?), sulla Formazione (quella vera e non quella che finora è stata fatta in Calabria).
Franco Laratta
Dipartimento Mezzogiorno della Margherita