Giustizia allo sbando in Calabria
Molti parlamentari – sia di centro-sinistra che di centro-destra, scrivono al vicepresidente del Csm, Nicola Mancino, per chiedere la nomina del Procuratore generale presso la Corte d’appello di Catanzaro, del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Catanzaro, del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Cosenza (posizioni apicali della magistratura inquirente calabrese che risultano vacanti da circa 8 mesi).
Tra i firmatari spiccano al primo posto il deputato dell’ Ulivo, on. Franco Laratta che ha preso l’inziativa e la deputata di A.N. Angela Napoli. Poi gli altri parlamentari calabresi: (sen. Bruno (Ulivo), on. Falomi (Rifondazione), on. Laganà (Ulivo), on. Mancini (Rosa nel Pugno), on. Oliverio (Ulivo), on. Pignataro (Pdci), on. Santelli (F.I.), on. Tassone (Udc), sen. Villecco (Ulivo) e altri ancora.
Secondo il deputato on Franco Laratta: “La situazione della giustizia in Calabria è ormai prossima al collasso. Deve intervenire con urgenza il Governo e il Csm, ognuno secondo le proprie responsabilità. Così non si può più andare avanti”!
Nella lettera dei parlamentari a Mancino si legge fra l’altro: “Le è drammaticamente nota la situazione della Giustizia in Calabria. Le carenze negli organici della magistratura e del personale amministrativo sono questioni da lungo tempo poste nell’agenda governativa e politica e non trascorre giorno senza che da più parti non si segnali l’insostenibilità di un’organizzazione che non riesce ad offrire i risultati che, per terra così martoriata dalla criminalità mafiosa, sarebbe lecito attendersi.
Più volte sono state annunciate iniziative volte ad incrementare la qualità e quantità degli organici della magistratura in Calabria e, dopo l’omicidio perpetrato in danno del Vicepresidente del consiglio regionale on.le Francesco Fortugno, non è mancato l’autorevole impegno di quanti annunciavano l’imminente adozione di un ‘pacchetto Calabria’ destinato a migliorare l’efficienza dell’amministrazione giudiziaria calabrese. Sia la Camera Penale di Locri, sia l’ Associazione Nazionale Magistrati, sia a più riprese prestigiosi esponenti politici e di governo hanno sollecitato l’adozione di misure straordinarie concernenti gli uffici giudiziari calabresi.
Orbene in questa situazione deve altresì constatarsi che da lunghi mesi risultano vacanti benchè a procedure concorsuali già esperite, importanti posizioni apicali della magistratura inquirente calabrese. Precisamente dal 25.12.2006 il posto di Procuratore generale presso la Corte d’appello di Catanzaro, dal 14.1.2007 il posto di Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Catanzaro, dal 21.12.2006 il posto di Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Cosenza”.
I parlamentari concludono così la lettera al Vicepresidente del Csm: “Le chiediamo, sig. vicepresidente, che nel rispetto delle sue prerogative e dell’autonomia ed indipendenza del Supremo Consesso di autogoverno della Magistratura, si adottino iniziative volte a consentire un celere espletamento delle procedure concorsuali attualmente pendenti innanzi alla competente Commissione consiliare , in modo di poter dotare gli Uffici giudiziari calabresi delle necessarie titolarità di responsabilità attualmente vacanti”.