Franceschini, se la cultura salverà l’Italia!
C’è una casella in particolare del nuovo governo Renzi, che può segnare in positivo la svolta politico-economica del nostro Paese. Quella della Cultura, che porta con sé anche i Beni culturali e il Turismo. Ne conosciamo tutti le ragioni: perchè la Cultura, lo straordinario ed immenso patrimonio storico-artistico-culturale del nostro Paese, il Turismo che sarebbe la più importante industria della nazione, rappresentano la sola, vera possibilità di salvare il Paese, di rilanciare la sua economia, di favorire la crescita economica ed occupazionale. Ed è da qui che dovrà e potrà ripartire il Paese.
L’immagine devastante del sito archeologico di Sibari immerso nel fango, così come il degrado di Pompei, o lo stato pietoso in cui sono tenuti i beni storici e culturali italiani, la dice lunga sulle condizioni politiche di un Paese alla deriva, incapace di mettere in sicurezza, per poi valorizzare, i grandi tesori che ci hanno consegnato millenni di storia.
Il fatto che ci fu recentemente un ministro dell’Economia che dichiarò : Con la cultura non si mangia, fa capire tutto. E cioè che ci ha governato una classe politica ignorante e incompetente. Che ha rappresentato solo il Nulla. E infatti al ministero in questione è poi arrivato Sandro Bondi, che il nulla ha rappresentato egregiamente . Il fatto che Renzi abbia scelto una figura politica forte e di primissimo piano, che nel contempo è anche un fine e premiato (anche all’estero) romanziere, cioè Dario Franceschini, rappresenta un segno di attenzione importante del nuovo governo, verso un comparto di grandissima importanza per il nostro Paese.
Adesso non ci sono più alibi, non ci possono essere più scuse: sui nostri Beni Culturali, sul Turismo, sulla nostra immensa e ammiratissima Cultura (fatta di arte, musica, letteratura, tradizione…) occorre investire, vanno destinate risorse finanziare importanti del bilancio nazionale e dei fondi comunitari.
Il nostro Patrimonio Culturale è da troppi anni allo sbando, mortificato, offeso, violentato; i nostri spettacolari centri storici crollano, chiese antiche e pregiatissime risultano inagibili, i nostri teatri non hanno più un centesimo, i siti archeologici abbandonati al loro destino. Una situazione drammatica che un ministero forte, politicamente rispettato, capace di fare grandi scelte, può aiutare a superare. Prima di tutto mettendo in sicurezza il nostro Patrimonio culturale; subito dopo riqualificandolo, mettendolo a disposizione del mondo intero.
Non sarà facile, ma forse il governo Renzi può segnare la svolta, innanzitutto evitando di considerare una cenerentola questo ministero, questo settore vitale per l’intera economia del Paese.
Tutti devono avere la certezza che solo la Cultura salverà l’Italia.