Cotticelli, Sperlì e il trionfo della “mediocrazia”!
La più grande forma di corruzione in Italia si chiama ‘furto di intelligenza’. Nel senso che fa meno danni al paese un corrotto che un incapace. Il danno più grave è quindi quello delle persone di assoluta mediocrità che si trovino al vertice di imprese pubbliche e imprese private. Peggio ancora nelle Istituzioni dello Stato o delle Regioni.
Oggi abbiamo provato tutti vergogna nel vedere il commissario per la Sanità della Calabria, generale Cottocelli, che ammetteva di non sapere che è suo il potere/dovere di predisporre il piano operativo Covid-19!
Qualche giorno prima il presidente f.f. della Regione, Spirlì, diceva: «Le nuove terapie intensive? Sono ignorante sulla situazione».
È il trionfo della “mediocrazia” che ci ha travolti tutti. I mediocri sono entrati nella stanza dei bottoni e ci spingono a essere come loro.
“Mediocrazia” è il titolo del libro del filosofo canadese Alain Deneault traditto in italiano dall’editore Neri Pozza, con il titolo “La Mediocrazia”.
E sì, i mediocri hanno vinto. Gli incompetenti governano la società.
Gli ignoranti sono i veri modelli da imitare.
E così la società muore. Muoiono le istituzioni. È la fine del vantaggio della conoscenza, della cultura.
Tanto, come diceva un ministro dell’Economia: con la cultura non si mangia!