Applichiamo l’intelligenza artificiale all’agricoltura
Dibattito all’università di Reggio sulle nuove tecnologie e innovazioni applicate al settore agricolo. Laratta: «È in atto una rivoluzione, la Calabria non resti indietro
«Sarà un’agricoltura digitale quella del prossimo futuro, dove l’intelligenza artificiale potrà prevedere in anticipo la qualità dei prodotti, il grado di maturazione, la presenza o meno di patogeni. Saremo in grado di conoscere le produzioni ben prima della raccolta. E in caso di infestazioni o di fertilizzazioni si potrà intervenire con puntualità ed efficacia». Presso l’università Mediterranea di Reggio Calabria, per iniziativa di Mimmo Marino, professore di Politiche economiche, si è parlato di impresa, innovazione, tecnologie, marketing e soprattutto delle nuove frontiere dell’intelligenza artificiale in agricoltura. Un confronto intenso su “Le Nuove Frontiere dell’ Intelligenza artificiale in agricoltura”, aperto dall’intervento del professore Mimmo Marino e dalla relazione di Franco Laratta, consigliere di amministrazione Ismea, poi dalle interessanti comunicazioni di Francesco Rodilosso dell’Unical sui temi del marketing, e di Pietro Stilo, coordinatore didattico Master Polsvi UniRc.
Tanti gli studenti presenti, quelli del Master di II° livello in “Economia dello Sviluppo e delle Risorse Territoriali Culturali e Ambientali”, diretto da Marino, che hanno seguito con attenzione e partecipazione. Dagli interventi è emerso come gli americani si siano concentrati sugli sprechi di pesticidi, dimostrando che «lo spruzzo a pioggia di spray chimici non sortisce gli effetti sperati perché non arriva alla giusta destinazione. Nel mondo si spendono 14 miliardi di dollari in pesticidi, ma una spruzzata ogni quattro è inutile”, osserva Eyal Amit.
Secondo Franco Laratta «è in atto una vera e propria rivoluzione in agricoltura. Il suo futuro passa da droni, big data, biotecnologie, agricoltura di precisione. Dobbiamo attrezzarci per meglio affrontare questa esaltante sfida. La Calabria non si faccia trovare impreparata. Ci si gioca il futuro di questa terra!»
Dal 2014 al 2020 la spesa per l’agricoltura di precisione nel mondo raddoppierà fino a toccare i 4,5 miliardi di euro. Consentirà di migliorare le rese dei terreni, si produrrà meglio e si produrrà di più. Saranno risultati positivi visto che entro il 2050 la popolazione mondiale dovrebbe raggiungere quota 9 miliardi di persone. Una cifra enorme che rischia di mette in discussione gli equilibri del mondo. L’intelligenza artificiale applicata all’agricoltura è chiamata a dare risposte efficaci.