Agli ospedali di Rossano e Corgliano è allarme rosso
Laratta e Guccione: “Nei prossimi giorni ci recheremo alla Procura di Rossano per denunciare quanto visto e sentito. Agli ospedali di Rossano e Corgliano è allarme rosso. Non possiamo più limitarci alla denuncia politica e agli atti di sindacato ispettivo. Non ce lo sentiamo in coscienza, perchè qui si rischia davvero la vita”!
Laratta e Guccione toccano con mano, da oltre un anno, cosa stia accadendo alla rete ospedaliera calabrese dopo la chiusura di 17 piccoli ospedali in seguito al Piano di Rientro di Scopelliti.
I due esponenti del pd si sono presentati di prima mattina, oggi Domenica, agli ospedali di Rossano e Corigliano, a distanza di due mesi dalla loro precedente visita.
Dopo la lunga e dettagliata visita ispettiva, parlano ai giornalisti. L’on Laratta:” Con amarezza diciamo che la situazione non solo non è cambiata, ma è decisamente peggiorata”! Poi Carlo Guccione : “A Corigliano non hanno nemmeno avvertito il bisogno di sostituire quella poltrona del Pronto soccorso, vecchia di almeno 40 anni, rattoppata alla meno peggio, che già la volta scorsa avevamo segnalato tra le cose assurde che avevamo visto nel pronto soccorso. “. E ancora: “gli ospedali spoke di Rossano e Corigliano, sono solo Ospedali virtuali, perchè quello che è previsto nei decreti dell’ Asp esiste solo sulla carta. Non c’è niente nella realtà quotidiana, nè i posti letto previsti, nè il personale e tantomeno le attrezzature”. L’on Laratta racconta poi di un infermiere costretto a fare tre turni di notte consecutivi! Mentre i medici lavorano senza sosta, al di là di ogni norma e contratto. E ad agosto l’assalto ai pronto soccorso è stato continuo, giorno e notte, e in molti casi si è sfiorata la rissa, hanno chiamato i vigili, hanno rischiato di essere aggrediti anche i medici e gli infermieri di turno!’
Laratta e Guccione non usano mezzi termini quando parlano delle condizioni che hanno trovato stamane: ” Personale allo stremo: ferie ridotte a 5 giorni in estate. Un medico e un infermiere per turno al Pronto soccorso; A Rossano c’è chi nei giorni scorsi ha atteso fino a tre giorni in una barella del Pronto soccorso prima di essere ricoverato. I pazienti vengono trasferiti, come merce in scatola, fino a San Giovanni in Fiore (dove però trovano solo un ‘parcheggio’, essendo l’ospedale in fortissimo ridimensionamento, senza più chirurgia nè primari nei reparti rimasti in vita) e addirittura nelle Puglie. Tutti alla disperata ricerca di un posto, di un medico, di una visita, trasferiti in ambulanze (vecchie, con 400mila- 500 mila km!) senza un medico a bordo’.
I due esponenti politici raccontano poi che al Pronto soccorso di Rossano: “Nei giorni scorsi hanno dovuto far accomodare un anziano paziente nel bagno! Il water si è adattato a poltrona, visto che nelle stanze del reparto non c’erano più nemmeno posti in piedi”, afferma l’on Laratta dicendosi anche ‘profondamente disgustato di quanto visto”!
A questo punto, Laratta e Guccione hanno deciso di rivolgersi alla Procura per una formale denuncia: “Finora abbiamo utilizzato la strada politica e istituzionale. E’ da circa due anni che presentiamo interrogazioni, scriviamo a Scopelliti e ai Ministri competenti, denunciamo il degrado della sanità calabrese con pubbliche conferenze stampa. Ma tutto questo non è servito a niente. IL presidente-Commissario Scopelliti va avanti come un treno impazzito. Distruggendo le rete ospedaliera operante da oltre 30-40 anni, per lasciare un deserto. Ora che temiamo chiaramente che sia rischio la salute, e in alcuni casi anche la vita di chi si rivolge ad un ospedale calabrese, non ci rimane che chiamare la Magistratura affinchè verifichi le responsabilità di tanto drammatico degrado”!