AAA LAVORO TROVASI
Inchiesta. il centro per limpiego. Da: “La Provincia Cosentina” del 4 febbraio 2004
Nella nuova struttura di Vaglio Lise si tenta la strada della Modernizzazione per dare una Risposta a 85mila disoccupati
Ottantacinquemila disoccupati, circa mille utenti al giorno, una megastruttura costata 2 milioni di euro e un progetto ambizioso per il 2004: dare un lavoro ogni mese a 200 giovani e meno giovani.
Il nuovo centro per limpiego di Cosenza serve un bacino di cinquanta comuni per 230.000 abitanti.
E rappresenta una scommessa giocata sulla ruota del mercato del lavoro dallamministrazione provinciale e dellassessore Franco Laratta.
A circa tre mesi dallapertura, Laratta si dice convinto che la scommessa sarà vinta, i segnali sono incoraggianti. Certo, restano gli 85.000 disoccupati del bacino servito dal centro, le poche aziende presenti sul territorio. Parecchi giovani che si rivolgono al Ci sono costretti ad emigrare verso zone più ricche.
Il nuovo centro per limpiego di Cosenza ( secondo la Ue uno dei più belli ed efficienti dItalia ) è un po nascosto tra i palazzoni della stazione ferroviaria di Vaglio Lise. Dopo aver cercato e domandato, i disoccupati trovano una struttura moderna ed accogliente. Niente ricorda il vecchio ufficio di collocamento di viale Trieste. Centrale, si, ma con una sola stanza per gli utenti. E decine di disoccupati in fila per timbrare il tesserino tra impredicazioni e lamentele per il lavoro che non si trova. Ora, i disoccupati che entrano nel nuovo centro, trovano più di venti impiegati ( fra i quali giovani consulenti ), tavoli e sedie dove compilare i modelli. Soprattutto, lodiato tesserino è andato in pensione, sostituito da una scheda anagrafica e professionale inserita in una rete collegata con tutti i Ci della Penisola. Limpressione, però, è che cè da superare la diffidenza di chi ha ancora negli occhi la burocrazia dellufficio di collocamento. « Paghiamo certamente leredità del vecchio sistema, che dopo cinquantanni era usurato dalla burocrazia afferma Laratta -. I cinque centri aperti in provincia ci consentono di metterci al passo con i tempi, attraverso nuovi servizi informatizzati, giovani consulenti e progetti mirati » – «Da quanto abbiamo aperto il Ci di Cosenza, nel bacino è cresciuta la fiducia sia dei disoccupati sia delle imprese evidenzia il dirigente del centro, Pasquale Perfetti -. Basta pensare che riceviamo circa mille utenti al giorno e duecento aziende si sono rivolte a noi per i primi mesi della nostra attività. Senza dimenticare le scuole che ci chiedono di visitare la struttura. Un segnale di crescente attenzione ».
Naturalmente, sono ancora tante le imprese che preferiscono selezionare da sole il personale, ma lincrocio immediato tra domanda e offerta di lavoro sta prendendo piede. Attraverso lanagrafe computerizzata, un impresa che richiede una professionalità al Ci casentino ottiene una risposta in tempo reale. « E molti hanno gia trovato occupazione con questo sistema » aggiunge Perfetti.
Accanto a questo, il centro ha altri due compiti dal Welfare alla Provincia: le vecchie graduatorie rivolte a enti pubblici non economici che richiedono una figura professionale e liscrizione e formazione dei giovani che non proseguono gli studi. Ma anche servizi alle imprese, orientamento e preselezione, formazione professionale e politiche dirette alle fasce più deboli. « Circa 350 disabili hanno trovato un lavoro nel 2003 » sottolinea Laratta. Lassessore conclude con due esempi che ritiene rappresentativi del nuovo corso: « Una sorta di prestito donore, con un contributo di 30mila euro uno stage in aziende leader in Europa diretto a quaranta giovani ».
Francesco Viola
I NUMERI
Cinque centri per limpiego in provincia: Cosenza, Rossano, Corigliano, Paola; due Uffici locali di coordinamento nel bacino di Cosenza , Rogliano e San Giovanni in Fiore; 50 comuni nel bacino del Ci di Cosenza con 230.000 abitanti e 85.000 disoccupati; mille utenti al giorno circa visitano il centro e quasi 200 aziende sono rivolte al Ci dalla sua apertura; 90 telefonate quotidiane in media al numero verde del call-center ; 19 progetti avviati nel Piano dei servizi provinciali per limpiego; 350 disabili avviati al lavoro nel 2003 nei settori pubblico e privati e 150 convenzioni stipulate con le aziende; 150 200 disoccupati saranno impiegati mensilmente in media nel 2004; 4.219.536 contatti al sito web informagiovani in scuole e Comuni; 65 contatti diretti e 92 telefonate al giorno allo sportello informagiovani; 310 servizi di consulenza per lautoimprenditorialità.