L’architetto calabrese che conquista Manhattan
Ne abbiamo già parlato un paio di anni fa. Ma ora Giuseppe Samà ha fatto incredibili passi in avanti, arrivando a firmare la nuova location “Numero 28” a New York.
L’architetto Samà, di origini calabresi, dopo aver conseguito la sua laurea in architettura a Roma e successivamente un master in restauro monumentale, ha accettato la sfida di trasferirsi a New York. Giovane, brillante, moderno. Soprattutto elegante, dopo aver maturato con successo 10 anni di attività professionale in Italia, l’architetto italiano ha espresso straordinariamente nelle strade di Manhattan la sua idea di design e di fare architettura. E proprio nel cuore di Manhattan, di fronte la Trump Tower, diventa Associate Architect per questo studio di architettura e interior design. Studio che vanta clienti come Max Mara, Davide Cenci, Jacob & Co., Tommy Hilfiger solo per citarni alcuni.
E proprio a Manhattan avviene l’incontro tra l’architetto Giuseppe Samà e la catena di ristoranti-pizzerie Numero 28.
Bene, Numero 28 è una catena di ristoranti-pizzeria i cui proprietari sono di Cosenza, più precisamente di Rende. È il 2004 quando viene aperto il primo locale nel famoso quartiere West Village di Manhattan, da lì i fratelli Biamonte, Remo, Rolando e Mena, con mamma Eugenia come supervisor, non si sono più fermati.
Numero 28 ormai è diventato un vero e proprio “Must” della qualità italiana nel mondo. Solo a New York ne esistono sei, e poi a Miami, Austin (Texas), Londra.
Desiderosi di continuare a espandersi in altri paesi del mondo, i fratelli Biamonte hanno deciso di instaurare una stretta collaborazione professionale con l’architetto Giuseppe Samà.
È a Bergen Street, in Brooklyn, il primo Numero 28 che porta la firma dell’architetto Giuseppe Samà.
Coniugare bellezza e funzionalità è uno dei must dell’architetto italiano.
La sua passione per i dettagli, per i materiali artigianali, per l’eleganza delle linee rivisti in uno stile contemporaneo-vintage sono ormai diventati un suo marchio di fabbrica e il ristorante-pizzeria Numero 28 di Bergen street, un esempio di come la cura e il confronto dialettico con l’esistente diventano parte integrante del progetto, è diventato un’attrazione per i cosmopoliti abitanti di New York.
Un ristorante e bar di design concepito come uno spazio di ricerca, dove gli interni e la costruzione stessa fanno da cornice a cibo e cocktail, in un equilibrio di creatività differenti.
La fama di architetto di particolare valore apre molte porte a Samà, con una nuova sfida pronta ad attenderlo, progettare un nuovo Numero 28 ad Austin, Texas.
Un giovane calabrese che fa onore alla nostra terra e al nostro Paese. Ragazzi che si fanno da soli, al prezzo di grandi sacrifici, lontani da casa e dagli affetti. Ragazzi che meritano il successo che sanno costruire, meritano tutta la nostra ammirazione.