La reggenza di Martina lascerà il segno positivo nel Pd
La reggenza di Martina per il partito democratico nazionale è una buona notizia. Sia per come si pone l’ex ministro dell’agricoltura, sia per la sua storia di un giovane tranquillo, impegnato, molto serio, aperto al confronto, che non alza mai la voce, capace di analisi e di approfondimento sui temi più importanti della vita politica e sociale del paese.
Non è un caso che sul suo nome ha potuto convergere l’intera direzione nazionale. Un segno importante in un momento difficilissimo per un
partito che ha guidato il paese nei momenti più brutti e bui della recessione economica, e che oggi si trova a fare i conti con i pessimi risultati delle elezioni politiche.
Una sconfitta clamorosa che penalizza in maniera eccessiva la gestione Renzi del Pd. Su di Renzi si è scaricata una campagna di odio senza precedenti. Quella di Martina è una reggenza, ma può lasciare un segno profondo. Una reggenza che potrebbe andare ben oltre la fase di transizione.
La Calabria può guardare al giovane segretario reggente con interesse, perché più volte è stato nella nostra terra da ministro dell’agricoltura. Ha saputo stare vicino alle imprese agricole con provvedimenti importanti relativi all’accesso dei giovani in agricoltura, ha sostenuto con forza eliminazione dell’IMU agricola, e ha prodotto una serie di vantaggi fiscali e contributivi per le imprese che assumono. Politicamente Martina dovrebbe sostenere un forte ricambio della classe dirigente Pd nelle regioni meridionali, che hanno fortemente penalizzato il partito democratico.
Ora c’è l’obbligo di segnare una svolta nel Mezzogiorno, con forza e determinazione.