La ‘politica della bellezza’
Ovvero come la Calabria potrebbe vivere, e bene, mettendo a frutto le sue bellezze, il suo patrimonio culturale, la sua cultura. E’ quello che da un po’ di tempo fa ‘Calabria con Vista’, l’associazione promossa da Franco Laratta e dai giovani di ViaggArt, che intende portare alla luce e valorizzare al massimo la Calabria della bellezza.
Questa volta tutto si è concentrato sull’ Alta cucina: “Insieme c’è più gusto” recita il tema della giornata della bellezza che si è svolta ieri, 24 maggio, nello spettacolare Castello di Roseto Capo Spulico, sull’alto jonio cosentino, in un angolo di pace e di paradiso come ce ne sono pochi. Presente diversi sindaci, fra cui quello di Roseto Capo Spulico, Rosanna Mazzia, di Rocca Imperiale Giuseppe Ranù, tanti imprenditori ed esperti del settore agroalimentare.
Sullo sfondo di tanta bellezza hanno ‘sfilato’ le stelle dei giovani chef (‘cuochi’ chiamateci cuochi, hanno detto in tanti) che si sono fatti apprezzare anche a livello internazionale, come il New York Times ha potuto dimostrare. Dunque dal Castello di Roseto è arrivato forte e chiaro il messaggio alla Calabria e ai calabresi: svegliamoci tutti, abbiamo tesori immensi, ora tiriamoli fuori. Agricoltura, turismo, arte, ambiente: la bellezza della natura. Senza aggiungere altro
Quindi ecco i testimoni di tanto amore per la nostra terra: Caterina Ceraudo, stella Michelin, migliore chef donna d’Italia, giovane, creativa, determinata. Caterina rappresenta una bella storia italiana di imprenditoria al femminile, prendendo in mano la cucina dell’azienda agricolta creata dal papà Roberto a Strongoli. Antonio Biafora giovanissimo ma pieno di talento, da San Giovanni in Fiore promuove la cucina calabrese con Cooking Soon. Emanuele Lecce il perfetto volto della rivincita della gastronomia calabrese: giovane, faccia pulita, voglia di cimentarsi e tanta passione, figlio d’arte.
Poi una sorpresa: Anna Weronika Wyczawska, polacca da anni in Calabria, laureata quale prima agrichef della nostra terra, fra le venti d’Italia. Anna valorizza i prodotti agricoli di Campagna Amica e coniuga l’esperienza dei veri agricoltori con l’autentica arte culinaria che deriva dalla nostra civiltà contadina.
Tanti altri giovani cuoci, segno di una Calabria che nell’arte della cucina ha trovato le ragioni di una grande successo. Fino a Filippo Cogliandro, giovane reggino vincitore del premio Paolo Borsellino: la sua è una sfida alla criminalità che lo ha minacciato e aggredito. “Voi criminali non ci toglierete mai la bellezza, l’arte e la cultura calabrese” ha urlato Filippo nel Castello di Roseto.
Filippo cinque anni fa si è ribellato alla mafia, oggi ha realizzato il progetto “Le cene della legalità”.
E poi l’entusiamo e l’impegno concreto di Vittorio Caminiti uno dei massimi conoscitori delle tipicità calabresi, dell’accoglienza e della gastronomia. Un innovatore in questi campi.
Ha affascinato, e in parte commosso, una storia che somiglia ad una favola. Lorenzo Pupo 26 anni, della presila cosentina, lavorava da alcuni anni a Londra. Nel novembre scorso decide di lasciare tutto per tornare ad occuparsi delle terre di famiglia, un’azienda agricola nei pressi di Camigliatello Silano, che Lorenzo ha deciso di recuperare interamente. Un ritorno alla terra, per passione e per lavoro. Dalla City alla Sila il passo è lungo, ma Lorenzo ha scelto di essere felice inventandosi contadino, ma ben presto imprenditore agricolo.
Ad invitare tutti a valorizzare la dieta mediterranea è stato il prof. Nino De Lorenzo, calabrese, direttore della Scuola di Specializzazione in Scienza dell’alimentazione, Università “Tor Vergata” Roma. Una lezione appassionata sulle qualità della nostra cucina tradizionale.
Con lui il nutrizionista Ennio Avolio, impegnato anche sul fronte sociale.
Fabio Tarantino di Viaggiart ha parlato della valorizzazione della nostra vocazione turistica facendo rete e lavorando insieme per promuovere la Calabria delle meraviglie.
Le conclusioni di Franco Laratta, del CdA di Ismea, hanno messo in evidenza come
” I veri protagonisti del riscatto della Calabria sono i giovani e la loro straordinaria voglia di fare. Il futuro della Calabria passa attraverso le nostre migliori energie, che meritano più attenzione dalle istituzioni. Nell’agricoltura come nella cucina e nelle imprese innovative. Il futuro della Calabria è nelle mani e nel talento dei nostri giovani”.
Al termine di tutto un omaggio a Tonino Napoli ‘Pantagruel’ cuoco per passione, scomparso recentemente. Un maestro per gli chef ‘stellati’ di oggi.