Il Vicepresidente del Csm, Nicola Mancino scrive allon. Laratta
Tempestiva risposta da parte del vicepresidente del Consiglio superiore della Magistratura, Nicola Mancino, alla lettera degli 11 parlamentari calabresi con la quale viene evidenziata la drammatica situazione della giustizia in Calabria, le carenze degli organici e del personale amministrativo e la lunga vacanza di importanti posizioni apicali della magistratura calabrese.
Il vicepresidente Mancino, con una lettera inviata al deputato on.
Il vicepresidente del Csm ricorda nella lettera allon Laratta come recente pronuncia della Corte costituzionale ha imposto necessariamente un rallentamento nella definizione delle procedure concorsuali riguardanti gli uffici direttivi in vista della sottoposizione al Plenum di una risoluzione di indirizzo volta a disciplinare le ricadute della pronuncia della Corte sui concorsi pendenti.
Ma davanti al grido di dolore dei parlamentari calabresi sullo stato della giustizia nella nostra Regione, il Vicepresidente del Csm nella lettera a Laratta afferma : E a cuore del Consiglio, mi creda, la situazione degli Uffici giudiziari calabresi.
Mancino quindi conclude la lettera affermando che In più di una occasione, tenuto conto delle difficoltà- di funzionamento, dei rapporti fra magistrati appartenenti allo stesso ufficio, di provvedimenti cautelari, non pochi anche se non ancora tutti eseguiti, adottati dalla sezione disciplinare- ho suggerito ai colleghi della V Commissione consiliare di valutare la possibilità di copertura di alcuni posti dirigenziali non seguendo il rigido e tuttavia oggettivo criterio cronologico.
Lon Laratta si è detto soddisfatto per la rapida risposta del Vicepresidente Mancino e della sua assicurazione di voler seguire con particolare attenzione la grave situazione degli Uffici giudiziari calabresi; nel contempo ha affermato che Lintera deputazione calabrese è fortemente preoccupata per lo stato della Giustizia in Calabria, per le gravi carenze in tutti gli uffici, per gli enormi ritardi. Cose che rendono assai difficile la lotta alla criminalità, alla ndrangheta, alla corruzione devastante, al malaffare che sembra imperare nella nostra Regione. Non possiamo perdere altro tempo prezioso. E urgente una svolta, occorrono mezzi, risorse, personale competente.