Disagi in DDA, Laratta invita Mastella in Calabria
“Invito il ministro della Giustizia Clemente Mastella a recarsi quanto prima possibile in Calabria per verificare lo stato di precarietà e di abbandono della Dda di Catanzaro, e prendere urgenti provvedimenti al fine di metterla in condizioni di operare dignitosamente nella difficile lotta contro mafia”. E’ quanto ha affermato il deputato dell’Ulivo Franco Laratta che giudica “sconcertante” il fatto che i magistrati calabresi, “i quali lavorano con forte spirito di abnegazione, siano costretti a rifornire le auto di servizio con denaro di tasca propria. E’ grottesco – continua – che un organo investigativo come la Dda, cruciale per il contrasto alla criminalità, debba ricorrere desolatamente al “fai da te”. “La ‘ndrangheta – osserva – non è un’invenzione. Al contrario, è un fenomeno regressivo, degenerativo e incivile che va contrastato con forze e strumenti adeguati”. Laratta denuncia anche la carenza di organico “non sufficiente – dice – a garantire il prosieguo delle attività”. Per questo sollecita il governo a intervenire con urgenza “per rafforzare la distrettuale e garantire le risorse sufficienti affinchè la procura antimafia possa svolgere il delicato compito investigativo. E’ inammissibile – dice – che gli uffici siano carenti anche sul piano della cancelleria”. Il parlamentare si chiede “a chi possa giovare una simile situazione se non alle stesse cosche, che dinnanzi a questo disagio e alla debolezza organizzativa dell’apparato giudiziario, non possono che rallegrarsi e portare a compimento, indisturbati, il loro disegno criminale, mettendo così a rischio la collettività e la stessa vita dei giudici”. “A questo proposito – ha concluso Laratta – non possiamo dimenticare il sacrificio di quei magistrati che hanno perso la vita (come il giudice Scopelliti, per citarne uno su tutti), compiendo il loro dovere in trincea contro la mafia. So bene che il guardasigilli è persona attenta e sensibile e in più occasioni ha manifestato il proprio interessamento alla nostra regione. Lo invito dunque in Calabria per rendersi conto personalmente del deficit operativo che il più importante organo investigativo d’Italia registra”.