C.S. Lazzati, Laratta presidente ideale Commissione Antimafia
”Il fenomeno mafioso in Italia, attraverso le sue molteplici forme tentacolari, vede purtroppo la nostra regione vantare un triste primato attraverso la ”ndrangheta, ormai universalmente riconosciuta come la piu’ pericolosa ed organizzata struttura mafiosa nazionale ed internazionale. L’omicidio efferato dell’On. Franco Fortugno, vice presidente del Consiglio Regionale della Calabria, e’ stata la dimostrazione piu’ clamorosa di come la ”ndrangheta, unitamente alle zone grigie del malaffare e della malapolitica, abbia voluto dimostrare con arroganza la prevalenza ormai acquisita dell’antistato sullo Stato di diritto”.Lo silegge in una nota delCentro studi regionale Lazzati.
”Noi del Centro Studi Regionale ”Lazzati” abbiamo gia’
da molti anni lanciato l’allarme, di fronte al rischio che il
fenomeno mafioso non venga adeguatamente e seriamente
affrontato a livello nazionale e regionale, con il rafforzamento dell’impianto legislativo antimafia e con un
sempre piu’ preciso e deciso impegno dello Stato nel dedicare risorse straordinarie in termini di Forze dell’Ordine e di Magistrati da impiegare nel territorio calabrese, da
considerare ormai come vero e proprio territorio di frontiera su un fronte di guerra dallo Stato, a quanto appare, ancora non pienamente recepito. Conseguenzialmente a queste considerazioni il nostro Centro Studi ha deciso da oltre quindici anni di imboccare la strada della lotta concreta alla mafia, non accontentandoci della sola testimonianza e dell’educazione alla legalita’ rivolta ai giovani, ma cercando forme concrete ed incisive di lotta al fenomeno mafioso: in questo quadro si inserisce il Disegno di Legge, ormai conosciuto come ”DdL Lazzati”, da noi ispirato nell’impianto legislativo e tendente a impedire la possibilita’ di effettuare propaganda elettorale per i soggetti sottoposti a misure di sorveglianza speciale. Come effetto collegato a tale divieto e’ prevista nell’articolato la decadenza immediata da qualsiasi carica elettiva ottenuta per quel candidato che, con certezza processuale, fosse risultato eletto attingendo a quei serbatoi maledetti dei voti inquinati dalla mafia. E’ fin troppo evidente, anche alla luce dei recentissimi sviluppi relativi alle indagini sull’omicidio Fortugno, quanta importanza potrebbe avere una legge che chiudesse in maniera definitiva certi rubinetti del consenso. Oochi parlamentari coraggiosi si sono spesi senza paura su questo fronte, e tra questi troviamo certamente un giovane parlamentare calabrese, l’On. Franco Laratta.L’On. Laratta rappresenta quella Calabria che vuole cambiare, che affonda le sue radici nel sangue dei suoi martiri della lotta alla mafia come il sindacalista Giuseppe Valarioti, il giudice Antonino Scopelliti, e di tutte le centinaia di calabresi onesti che hanno visto la loro vita recisa dal vile piombo mafioso.L’On. Franco Laratta puo’, quindi, a nostro avviso – dice il Centro ‘Lazzati’ – rappresentare la persona giusta da nominare alla Presidenza della Commissione parlamentare Antimafia, ed in questo senso facciamo appello a tutte le forze politiche presenti in Parlamento.