Al Governo: Fermare le pubblicità ingannevoli del superenalotto!
Il deputato del Pd, on Franco Laratta, ha chiamato in causa il Presidente del Consiglio e il Ministro dello Sviluppo, in merito alla campagna pubblicitaria relativa al superenalotto: ‘Da febbraio u.s., la Sisal S.p.a, società che opera nel settore dei giochi, ha commissionato una imponente campagna promozionale del superenalotto, uno dei giochi di punta della società controllata da SHIP S.p.A e molto noto e diffuso nel nostro Paese. Nello spot, andato in onda sulle reti radiotelevisive pubbliche e private gli spettatori hanno assistito ad una riedizione di una popolarissima canzone di un famoso cantautore italiano.
Lincipit era: «Lasciatemi sognare, con la schedina in mano », la conclusione «Lasciatemi sognare, sono un italiano». Uno spot ingannevole che abusa della credulità popolare e disattende il Codice di autoregolamentazione (anche quello dei Minori) in materia di televendite spot di televendita di beni e servizi di astrologia, di cartomanzia ed assimilabili, di servizi relativi ai pronostici concernenti il gioco del lotto, enalotto, supernalotto, totocalcio, totogol, totip, lotterie e giochi similari cui le emittenti radiotelevisive e tutti i circuiti di diffusione, dovrebbero attenersi.
Il Regolamento in materia di pubblicità radiotelevisiva e televendite – presente sul portale dellAutorità per le Garanzie nelle Comunicazioni -, di cui alla delibera n. 538/01/CSP del 26 luglio 2001 integrato dalle modifiche apportate dalle delibere nn. 250/04/CSP, 34/05/CSP, 105/05/CSP, 132/06/CSP, 162/07/CSP e 12/08/CSP, allarticolo 5 Ter, comma 2 stabilisce che «Le trasmissioni di cui al comma 1 [ trasmissioni di televendita relative a beni e servizi di astrologia, di cartomanzia ed assimilabili e di servizi relativi a pronostici concernenti il gioco del lotto, enalotto, superenalotto, totocalcio, totogol, totip, lotterie e altri giochi similari ] non devono: trarre in inganno il pubblico, anche per mezzo di omissioni, ambiguità o esagerazioni, sul contenuto e gli effetti dei beni o servizi offerti; evitare ogni forma di sfruttamento della superstizione, della credulità o della paura, in particolare delle categorie di utenti psicologicamente più vulnerabili. 3. Le trasmissioni di cui al comma 1 non possono essere trasmesse nelle fasce orarie tra le ore 7:00 e le ore 23:00». Alluopo vi è da puntualizzare che lo spot della Sisal andava in onda in fasce protette e così come impostato trasmetteva un messaggio illusorio, posto che il Jackpot della blasonata lotteria viene assegnato dopo innumerevoli concorsi talmente è difficile centrare il 6.
Uno spot, quindi, «ingannevole» ed «esagerato» – fra laltro trasmesso in un periodo nero delleconomia italiana il cui messaggio era inequivocabile: per realizzare «sogni» improbabili, per conseguire i propri scopi nella vita, per costruire il proprio futuro lunico percorso possibile è «giocare al superenalotto» e ai tanti «giochi pubblici» offerti sul mercato, leciti od illeciti, come le scommesse e in generale il gioco dazzardo la cui diffusione ha oltreché superato ogni limite consentito dalla legge e dal buon senso.
L’on Franco Laratta ha quindi chiesto a Monti e Passera:
· Se la pubblicità della Sisal trasmessa nel mese di febbraio non abbia violato il codice di autoregolamentazione dellAgicom
· Se non intenda il governo avviare procedure disciplinari di (censura e sanzioni) a carico di Sisal e tutte le aziende similari che violano tale protocollo;
· Quali misure intendano adottare per evitare il ripetersi di queste gravi violazioni;
· Quali iniziative gli interrogati intendano assumere per vietare gli spot pubblicitari dei giochi «pubblici» come il superenalotto, gratta e vinci, lotto eccetera nonché quelli definiti «dazzardo», come le scommesse sportive autorizzate, slot machine, casinò online eccetera; ossia la diffusione di tali messaggi nel circuito radiotelevisivo pubblico e privato, nei sistemi editoriali e nei palinsesti, carta stampata, la rete internet e tutti gli strumenti idonei a divulgare messaggi pubblicitari che possono minare la vulnerabilità di giovani e meno giovani nonché provocare serie patologie come la ludopatia.