Zone Franche Urbane. Il Governo ci ripensa e cancella i vantaggi. Situazione grave, anche per le ZFU calabresi
Il deputato del Pd , on Franco Laratta, ha incontrato stamane alcuni imprenditori della zona di Rossano (una delle ZFU della Calabria). Al termine dellincontro, lon Laratta ha rilasciato la seguente dichiarazione: – Il Ministro Scajola, dopo la firma sui decreti lavvio delle prime 22 Zone Franche Urbane, ha smentito se stesso approvando con il decreto Milleproroghe del 29 dicembre 2009, una sostanziale modifica al sistema di incentivazione già autorizzato dalla Commissione Europea. Nella prima stesura normativa, infatti, le piccole imprese operative dal 1° gennaio 2008 al 31 dicembre 2012 nellavviare una nuova attività economica allinterno delle zone franche urbane potevano sperare di ottenere l esenzione dalle imposte sui redditi per i primi cinque periodi dimposta ( per i successivi, lesenzione era limitata per i primi cinque al 60%, per il sesto e settimo al 40% e per lottavo e nono al 20%). E ancora: lesenzione dallIRAP, per i primi cinque periodi dimposta, fino alla concorrenza di 300.000, per ciascun periodo di imposta, del valore della produzione netta; l esenzione dallICI, a decorrere dallanno 2008 e fino allanno 2012, per i soli immobili siti nelle zone franche urbane dalle stesse imprese posseduti ed utilizzati per lesercizio delle nuove attività economiche; infine, esonero dal versamento dei contributi previdenziali. Oggi, invece, con il decreto Milleproroghe, sono state apportate modifiche sostanziali: lagevolazione fiscale è stata trasformata in semplice contributo; le imprese che si andranno ad installare nelle zone franche urbane non avranno alcuna esenzione dalle imposte dirette e dallIRAP; nemmeno quelle già installate potranno aspirare ad ottenere i suddetti benefici IRPEF ed IRAP che, peraltro, erano fruibili nellambito del c.d. regime del de minimis. Rimangono soltanto i contributi per lICI, mentre i contributi previdenziali dovuti sulle retribuzioni da lavoro dipendente, potrebbero non essere automatici, come originariamente previsto, ma richiedere il preventivo assenso. Inoltre, allerogazione dei suddetti contributi dovranno provvedere i singoli Comuni, nei limiti delle poche risorse finanziarie individuate dalla delibera CIPE n. 14/2009 dell08 maggio 2009. Ecco, quindi, cosa rimane delle Zone Franche Urbane che avrebbero dovuto rappresentare unimportante novità, sebbene il numero limitato delle zone interessate creare alcune distorsioni e altrettante disparità nelle zone vicine. Molte delle ZFU sono nel Sud, alcune anche in Calabria. Ora il governo si dimostra sempre più insensibile ai problemi delle aree difficili .
E importante che, nel corso dei lavori parlamentari di approvazione del decreto, vengano ripristinate le agevolazioni fiscali IRPEF ed IRAP, altrimenti le zone franche rimarranno lennesimo fallimento di un governo che promette. Promette soltanto.
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