Urge una legge regionale di contrasto al sommerso
Il lavoro nero sta uccidendo le imprese che sono in regola e lavorano nel rispetto delle norme. Senza parlare dei danni irreparabili che si fanno ai lavoratori che sono le prime vittime del lavoro nero. la Calabria potrebbe fare un balzo in avanti nel contrasto al lavoro nero ed irregolare approvando un apposito provvedimento di legge. Ma si sta perdendo troppo tempo.
So che ci sono proposte in corso di discussione, e che le commissioni consiliari della Regione Calabria se ne sono anche occupate. Spero lAssemblea regionale possa approvare al più presto il migliore e più efficace strumento normativo, per attivare processi di crescita regolare nel tessuto produttivo calabrese e ridurre la competizione sleale. Ritengo sia opportuno sostenere proposte legalitarie di questa natura che possano contribuire al riequilibrio delle alterazioni presenti nel mercato del lavoro calabrese. Auspico che su questi provvedimenti vi sia la massima coesione politica e lanaloga responsabilità mostrata dalle rappresentanze sindacali, datoriali e istituzionali in seno alla Commissione regionale per lemersione.
Occorre restituire dignità e tutela ai lavoratori e speranza alle imprese sane di poter competere ad armi pari sul mercato. Per la regione, fra laltro, una legge su questo tema rappresenterebbe uno strumento utilissimo per ricavare risorse economiche derivanti dallemersione del lavoro non regolare.
Bisogna inoltre attivare tutti gli strumenti possibili per tutelare e difendere i lavoratori disabili. Da tempo esiste una leggenazionale che prevede il collocamento obbligatorio per i lavoratori portatori di handicap. Una legge troppo spesso inapplicata dalle aziende e perfino dalla Pubblica amministrazione. Una legge di grande civiltà che deve essere assolutamente applicata. SArebbe il caso che la Regione si muovesse anche su questo versante, e che anche gli organismi di controllo dello Stato e gli Uffici pubblici delegati facciano con severità la loro parte.